Martedì 21 Gennaio 2025
PAOLO GIACOMIN
Editoriale e Commento

Il ruolo atlantico (ed europeo) della premier

Giorgia Meloni è stata l’unica leader europea invitata all’insediamento di Trump

Donald Trump e Giorgia Meloni

Donald Trump e Giorgia Meloni

A Henry Kissinger viene attribuita la domanda che numero devo chiamare per parlare con l’Europa? Lui disse di non ricordarsi quelle parole, ma che che non gli dispiaceva se gliene attribuivano il merito. Oggi Donald Trump ha sicuramente il numero di Palazzo Chigi.

La presenza della presidente del consiglio italiana, Giorgia Meloni, al giuramento del 47° presidente degli Stati Uniti d’America, consolida la loro special relationship. I rapporti Italia-Usa sono rodati, quelli tra gli inquilini temporanei di Palazzo Chigi e Casa Bianca ne hanno semmai segnato la temperatura. È un fatto l’affinità politica tra Trump e Meloni, unica leader europea presente a Washington. Ed è un fatto il feeling tra i due. A fronte dei primi atti di governo del Trump II – apparso duro, ma meno truce del Trump I – la premier Meloni si è meritata la posizione migliore per difendere gli interessi nazionali e per giocare la sua influenza nell’Unione europea. Due strade possibili. La prima: se è vero che Trump ha interesse a sfaldare la Ue, dialogando con singoli governi, Meloni può aiutarlo a raggiungere l’obiettivo. La seconda: Meloni – che ha anche una special relationship con Ursula von der Leyen – può costruire ponti tra Washington e Bruxelles.

Il primo Trump fronteggiò il carisma di Angela Merkel. Oggi di Merkel non se ne vedono, ma Germania e Francia sono sempre più forti di quanto malandati siano i rispettivi esecutivi. E non è scontato che agevolino un nuovo ruolo per l’Italia. Il governo Meloni è molto attento alle regole e agli equilibri europei oltre le retoriche elettorali. Ed è certo consapevole di come solo la coesione europea consente di affrontare partite strategiche vitali come la difesa comune, le transizioni (o le retromarce) climatica e digitale o gli investimenti nell’intelligenza artificiale. Di certo la presenza di Meloni all’Inauguration Day non va derubricata a una photo opportunity.