Giovedì 20 Febbraio 2025
Gabriele Canè
Gabriele Canè
Editoriale e Commento

Il metodo Macron e il ruolo dell’Europa

In momenti difficili, caotici, nella fase forse più delicata del dopoguerra, c’è un approccio serio al ruolo dell’Europa alla sua sopravvivenza, e c’è il metodo Macron

Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen

Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen

In momenti difficili, caotici, nella fase forse più delicata del dopoguerra, c’è un approccio serio al ruolo dell’Europa alla sua sopravvivenza, e c’è il metodo Macron. C’è il discorso a tutto campo di Draghi ai deputati europei in cui si certifica il fatto che "potremmo essere soli a garantire la sicurezza in Ucraina e in Europa", e la necessità di "passare a maggioranze qualificate per le decisioni Ue".

Insomma, c’è una visione coesa, autocritica, riformatrice per consentire a Bruxelles di togliersi di dosso la polvere di meccanismi vecchi, inadeguati, per conservare un ruolo di rilievo nei nuovi equilibri mondiali; e c’è il "vertice" dell’Eliseo (con ipotesi di un bis allargato), ristretto come numeri e come visione. Il maggior danno possibile fatto all’Europa, il maggior favore possibile per l’avversario Trump.

Intanto nel considerarlo tale, anche se lui fa di tutto, almeno in questa fase, per esserlo: un approccio che va smontato, non assecondato. Poi per l’immagine. Se è vero, come sembra a giorni alterni, che il Presidente Usa vuole "cancellarla" o almeno dividerla, beh, un incontro informale a 8, ha dato proprio l’immagine di un Continente in ordine sparso. Certo, per un vertice vero dell’Unione ci voleva più tempo. Ma dove sta la fretta? Le sorti della guerra in Ucraina non si decidono in queste ore. Non esiste neppure un tavolo di trattative tra Kiev e Mosca. E se a quel tavolo ci vorrà essere la Ue, dovrà farlo con le sue istituzioni, in veste ufficiale, non da aperitivo da Emmanuel. Intempestivo il summit, ancora di più il merito: discutere e dividersi ora su una futura, eventuale presenza militare in Ucraina, è come litigare sul dolce quando non si è neppure deciso dove si va a pranzo. Concludendo. Dell’Europa secondo Macron, anche l’Italia non ha certo bisogno, come ha fatto capire la Meloni. Di quella targata Draghi ha urgenza assoluta. Per sopravvivere.