Roma, 19 dicembre 2016 - Crescono i licenziamenti disciplinari, diminuiscono le assunzioni stabili e si registra un vero e proprio boom di utilizzo dei voucher. E' questa la fotografia scattata dall'Inps al mercato del lavoro in Italia nei primi dieci mesi del 2016. I numeri dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps parlano di un rallentamento delle assunzioni nel periodo gennaio-ottobre 2016 che riguarda soprattutto i contratti a tempo indeterminato: -492.000, pari a -32,0% rispetto ai primi dieci mesi del 2015. Un dato che va però letto tenendo in considerazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui queste assunzioni potevano beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Stesse considerazioni per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-34,1%). Per quanto riguarda le assunzioni complessive dei datori di lavoro privati si parla di una riduzione di 347.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-6,7%).
LICENZIAMENTI - Se calano le assunzioni da un lato, dall'altro crescono i licenziamenti: +3,4% quelli complessivi, 506.938 rispetto ai 490.039 dello stesso periodo del 2015. Una crescita che diventa boom se si guardano i licenziamenti disciplinari, passati da 47.728 a 60.817 (+27,4%). Anche se, spiega l'Inps, non è evidente ancora il collegamento con l'introduzione del contratto a tutele crescenti. Le dimissioni nello stesso periodo sono passate da 762.517 a 658.666 (-13,6%) probabilmente anche a causa delle dimissioni on line.
VOUCHER - E' boom anche di utilizzo di voucher: nel periodo gennaio-ottobre 2016 sono stati venduti 121,5 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi dieci mesi del 2015, pari al 32,3%. Nei primi dieci mesi del 2015 la crescita dell'utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 67,6%.
Proprio i voucher sono terreno di scontro politico. E tema di un questito referendario sul Jobs Act, sulla cui ammissibilità si dovrà pronunciare il prossimo 11 gennaio la Corte Costituzionale. "Ridetermineremo un'altra volta dal punto di vista normativo il confine dell'uso" dei voucher, ha annunciato oggi il ministro del Lavoro Giuliano Poletti da Fano. "Pensiamo che i voucher siano uno strumento che ha una sua utilità - ha sottolineato il ministro - ma che deve essere limitato a determinate condizioni...,i lavori saltuari sono nati così". Poletti difende la sua legge: "Il Jobs Act è stata una buona legge", ha detto. "Ha fatto bene e fa bene al Paese. Quindi oggi io non vedo ragioni per cui dobbiamo intervenire su questo versante". "Poi, naturalmente, come tutte le cose va vista nel tempo in ragione dei risultati che produrrà, e se nel tempo in ragione dei risultati che si produrranno dovesse emergere che ci sono degli elementi di problematicità, come sempre si guardano".