New York, 4 gennaio 2015 - Gli Stati Uniti d'America hanno avviato un'azione legale contro Volkswagen, Audi e Porche per lo scandalo delle emissioni truccate, conosciuto anche come Dieselgate. Il dipartimento di Giustizia americano ha depositato la causa al tribunale di Detroit. L'accusa è quella di avere violato il Clean Air Act, la normativa ambientale americana. Con il procedimento il governo Usa punta a imporre una pena pecuniaria di miliardi di dollari. Nella denuncia, depositata dal dipartimento di Giustizia per conto dell'Agenzia per la protezione ambientale Usa, si sostiene che su quasi 600.000 veicoli con motori diesel a due e tre litri sia stato montato il cosiddetto "defeat device" che trucca i sistemi di controllo delle emissioni, violate rispetto agli standard stabiliti dalla Environmental Protection Agency (Epa). E secondo il Clean Air Act, un produttore di auto deve comunicare ai regolatori l'uso di qualsiasi auxiliary emissions control device (Aecd) affinché possa essere considerato legale, mentre Volkswagen non lo ha fatto.
La casa automobilistica tedesca rischia così una sanzione fino a 19 miliardi di dollari: fino a 32.500 dollari per ognuno dei 499.000 veicoli diesel con motore 2 litri sui quali è stato installato il software truccato e fino a 37.000 dollari per gli 85.000 veicoli con motore a tre litri e software illegale. "Perseguiremo tutte le strade contro Volkswagen per affrontare le violazioni", ha dichiarato un portavoce del dipartimento di Giustizia. "L'azione è un importante passo per tutelare la salute pubblica cercando di rendere Volkswagen responsabile per l'inquinamento", mette in evidenza l'Epa.
A riguardo Volkswagen assicura che continuerà a collaborare con le autorità americane e in una nota sottolinea che sta lavorando per mettere a punto il processo di gestione delle denunce.