Lunedì 5 Agosto 2024
VITTORIO BELLAGAMBA
Economia

Bianco, rosso o bollicine? Che vino piace nell’estate 2024

L'associazione Enoteche Italiane “Vinarius” analizza le tendenze sui consumi

Spumante

Spumante

Milano, 1 Agosto 2024 – In questa estate 2024 cresce la richiesta di spumanti e di vini bianchi, e, rispetto al passato, una leggera ripresa dei vini rosati, naturalmente quelli più freschi e leggeri. Sono queste, in sintesi, le tendenze più evidenti osservate e consolidate dagli enotecari italiani, come registrato da Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane - che rappresenta oltre 120 associati sull’intero territorio nazionale.

Vinarius è l’Associazione delle Enoteche Italiane e rappresenta oltre 120 associati (il cui fatturato totale sfiora i 50 milioni di euro) che coprono l’intero territorio nazionale. L’associazione, oggi presieduta da Andrea Terraneo, è stata fondata nel 1981 e ha come scopo sociale la promozione, la valorizzazione e la tutela delle enoteche quali attività commerciali specializzati nella proposta del vino di qualità. L’associazione si occupa della formazione dell’enotecario, dei suoi collaboratori e dipendenti, degli aggiornamenti professionali, individuando e attuando tutta una serie di attività che vanno dall’organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione, partecipando attivamente a convegni, mostre, fiere, manifestazioni di vario genere. Ogni due anni Vinarius organizza e promuove il Premio Vinarius al Territorio. Inoltre, intrattiene importanti relazioni con le due maggiori omologhe associazioni francesi. Periodicamente effettua sondaggi presso i propri associati per monitorare le tendenze, le richieste dei consumatori, gli andamenti di mercato. I vini più richiesti “Sono maggiormente richiesti i Rosati classici - afferma Andrea Terraneo, Presidente Vinarius - quindi vini Rosati del Salento e vini Rosati Chiaretto oltre qualche referenza dall'estero, in particolar modo dalla Francia. Ma soprattutto, si confermano i più ricercati i Rosati estivi, cioè quelli da bere un pochino più freschi, più leggeri, con una gradazione bassa o più bassa del solito”. Del resto, la tendenza da parte dei consumatori a ricercare vini con gradi alcolici meno elevati è ormai conclamata: “come se si ricercasse in un certo senso della sostenibilità anche nel vino”, spiega Terraneo. Ad ogni modo, sebbene in questo periodo caldo si prediligano gradi alcolici non elevati, al momento non si registrano da parte degli enotecari particolari tendenze legate alla domanda di vino dealcolato. L'interesse per i vini rossi Una tendenza rilevante è quella dell’interesse nei confronti dei vini Rossi che possono sopportare il raffreddamento senza snaturarsi: “molto richiesti vini più delicati come vini Rossi Schiave o Lago di Caldaro altoatesini o ancora l'Ottavianello brindisino. – continua Andrea Terraneo - In questo senso è fondamentale l’ausilio dell’enotecario, che consiglia il cliente sulle temperature di servizio: mentre i classici vini Rossi sono consigliati sempre a 18-20 gradi, i vini Rossi estivi possono essere serviti anche leggermente sotto i 18 gradi. Grazie all'ausilio del frigorifero possiamo evitare di bere vini Rossi a temperatura ambiente, che in questo momento coinciderebbe con i 30 gradi e oltre. Naturalmente in questo caso, la glacette per mantenere la temperatura una volta fuori frigo è d’obbligo”.