Milano, 9 dicembre 2023 – Quanto può valere guardare il mare e godersi la vita da una delle residenze più prestigiose del mondo, all’interno della quale sono state scritte indelebili pagine di storia di vita politica e mondana del nostro Paese? Magari 260 milioni di euro. O forse anche di più. Perché – pur in assenza di stime e valutazioni ufficiali – potrebbe essere questo il valore attribuito a Villa Certosa, a Porto Rotondo in Costa Smeralda, la fetta di paradiso della Sardegna che Silvio Berlusconi ha reso celebre per le frequentazioni di personaggi internazionali di primissimo piano, in particolare negli anni in cui era premier. Ma non solo.
Oggi una parte del patrimonio immobiliare appartenuto al Cavaliere sarebbe in vendita per volere dei suoi cinque figli, che avrebbero trovato un accordo sull’idea di monetizzare gli asset in ‘mattoni’ del padre, per poi dividersi l’ammontare incassato, probabilmente nel rispetto della divisione in quote che vede i due maggiori Marina e Pier Silvio (nati dal matrimonio di Berlusconi con Carla Dall'Oglio) assegnatari del 53%, con il restante 47% ripartito tra Barbara, Eleonora e Luigi, la cui madre è Veronica Lario. Il tutto fermo restando che ognuno dei cinque eredi potrebbe decidere di acquistare autonomamente proprio in questa fase di vendita, una o più di queste residenze.
Il patrimonio immobiliare
La somma complessiva ricavabile dalla vendita di ville, palazzi e appartamenti posseduti dal fondatore di Forza Italia potrebbe assestarsi sull’ordine di grandezza degli 800 milioni di euro, circa 600 dei quali riconducibili alla società Dolcedrago, storico riferimento del settore e alla quale fanno capo anche la celebre villa San Martino di Arcore (non in vendita), quella di Macherio nella quale ha a lungo vissuto la seconda moglie Veronica Lario, Villa Certosa e Villa Grande a Roma, dove dimorò fino alla morte Franco Zeffirelli.
Villa Gernetto
Tra le residenze in vendita, confermano fonti vicine alla famiglia, c’è Villa Gernetto, la struttura Settecentesca vicino a Lesmo in Brianza dove il Cavaliere voleva aprire la sua università del libero pensiero. Il complesso è di proprietà di Fininvest.
Villa San Martino ad Arcore
I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno fatto sapere che tra le ville in vendita, non c’è Villa San Martino ad Arcore. Si tratta della storica residenza di Berlusconi fin dal 1974, data dell’acquisto del Cavaliere che per trasferircisi, versò 500 milioni di lire ‘arredi compresi’. Dotazioni che comprendevano anche quadri e opere d’arte di grande pregio. La villa, nata come monastero benedettino e che ha attraversato i secoli accompagnata da restauri e ammodernamenti, conta anche un parco (all’interno del quale si trova un mausoleo, la ‘volta celeste’ di Pietro Cascella), una pinacoteca e una biblioteca da 10.000 volumi, che era stata curata da Marcello dell’Utri. La residenza si sviluppa in un’area di circa 3.500 metri quadrati. Filtrate le notizie sulla cessione di parte dell’impero immobiliare, fonti della famiglia si sono affrettati a specificare che Villa San Martino non fa parte del lotto in vendita.
Villa Certosa in Sardegna
Non è chiaro se Villa Certosa sia tra le proprietà alienabili. Entrata a far parte del patrimonio di Berlusconi dalla fine degli anni Ottanta, è una sontuosa residenza di 4.500 metri quadrati che conta 126 stanze e un parco di 120 ettari. Volendo restare soltanto sul campo politico, quei salotti sono stati frequentatati, tra i tantissimi altri, anche dall’allora presidente statunitense Geoge W. Bush, piuttosto che Tony Blair che vestiva i panni del primo ministro inglese. Serve citare anche gli spagnoli Aznar e Zapatero e non dimenticare Vladimir Putin, in un periodo ovviamente precedente rispetto alla guerra di questi anni. Sarebbe una delle residenze di maggior valore nel mercato immobiliare planetario.
Villa Grande a Roma
Nel 2001 ancora la Dolcedrago aveva acquistato a Roma, sull’Appia Antica, la villa nella quale visse, in comodato gratuito fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2019, il regista Franco Zeffirelli. Il suo valore d’acquisto superava i 3 milioni di euro e il Cavaliere vi ci si trasferì dal 2021 durante le sue permanenze nella capitale, sostituendola al suo storico alloggio a Palazzo Grazioli. Al momento non ci sono conferme se Villa Grande sia inserita o meno nella lista delle ville cedibili.
Il resto del patrimonio
Ci sono poi da considerare le proprietà legate alla finanziaria Fininvest e alle società personali di Silvio Berlusconi. La lista è in effetti ancora lunga e si potrebbe aprire con la scenografica Villa La Lampara: siamo in Costa Azzurra, sulle colline di Cannes: dalle finestre dislocate lungo i 500 metri quadrati dell’abitazione si vede il mare e all’interno dei 2.000 metri quadrati dei giardini c’è da godere di un panorama da favola. Venne acquistata per 3 milioni e mezzo di euro. Rimanendo all’estero, ci sono due proprietà ad Antigua, nei Caraibi, mentre tornando in Italia ecco Villa Campari, sul lago Maggiore: l’ottocentesca residenza conta 30 stanze e un porticciolo privato. A Lampedusa sorge invece Villa Due Palme. Berlusconi la acquistò nel periodo in cui l’isola era al centro della polemica politica per via degli sbarchi di migranti. La individuò su internet, dove veniva richiesto un prezzo di un milione e mezzo di euro, al quale poi si aggiunsero i costi di restauro. La lista è ancora lunga (Villa Tattilo anch’essa a Porto Rotondo, Villa Sottocasa a Vimercate...) senza contare che alle residenze da sogno sarebbero da aggiungere anche un centinaio (abbondanti) di appartamenti dislocati nell’area milanese.