Bruxuelles, 20 luglio 2020 - Al vertice Ue è corsa contro il tempo per trovare un accordo sul Quadro finanziario pluriennale e, soprattutto, sul Next Generation Eu (o Recovery Fund, che dir si voglia). Secondo le ultime notizie filtrate dal Belgio, la nuova composizione del Recovery fund porterebbe all'Italia 209 miliardi, di cui 82 di sussidi e 127 di prestiti. La cifra, viene spiegato, potrebbe ancora essere soggetta a variazioni slla base dei calcoli ancora in corso della nuova proposta del presidente Charles Michel. Se venissero confermati i 209 miliardi, sarebbe una cifra superiore a quella della proposta iniziale della Commissione, che si fermava a 173. Nel corso della giornata sia Angela Merkel che il presidente francese Emmanuel Macron si erano detto positivi sul raggiungimento di un compromesso. E lo stesso cauto ottimismo era filtrato anche dagli ambienti del premier Giuseppe Conte.
La proposta di Michel
A sbloccare la situazione sarebbe la nuova proposta di compromesso del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il nuovo pacchetto anticrisi prevede che l'ammontare del volume finanziario non cambi rispetto alla proposta originaria della Commissione: 750 miliardi di euro ripartiti in 390 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto e 360 per i prestiti agli Stati a tassi agevolatissimi. Nella bozza inoltrata ai 27 si legge che le somme saranno da impegnare "entro il 31 dicembre 2023", ma "i relativi pagamenti saranno effettuati entro il 31 dicembre 2026". Il grosso della posta servirà a finanziare il fondo per la ripresa e la resilienza (Recovery Fund): 672,5 miliardi di cui 360 per prestiti e 312,5 miliardi per sussidi; ReactEu (coesione territoriale) vale 47,5 miliardi; Horizon Europe 5 miliardi; InvestEu 2,1 miliardi, sviluppo rurale 7,5 miliardi, fondo per la transizione equa 10 miliardi, RescEu (calamità naturali) 1,9 miliardi, programma Ndici 3,5 miliardi.
L'altro grande nodo è la governance del Recovery fund. La nuova proposta di Michel prevede che i piani presentati dagli Stati membri vengano approvati dal Consiglio a maggioranza qualificata in base alle proposte presentate dalla Commissione. La valutazione sul rispetto delle tabelle di marcia e degli obiettivi fissati per l'attuazione dei piani nazionali sarà affidata al Comitato economico e finanziario (Cef), gli sherpa dei ministri delle Finanze. Se in questa sede, "in via eccezionale", qualche Paese riterrà che ci siano problemi, potrà chiedere che la questione finisca sul tavolo del Consiglio Europeo prima che venga presa qualsiasi decisione.
Bilancio 2021-2027 da 1.074 miliardi
Il bilancio europeo 2021-2027 nella nuova proposta messa sul tavolo dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel resta a 1.074 miliardi di impegni. Aumentano i rebate per Danimarca, Germania, Olanda, Austria e Svezia. Alla Danimarca andranno 322 milioni annui di rimborsi; alla Germania 3,671 miliardi; all'Olanda 1,921 miliardi; all'Austria 565, e alla Svezia 1,069 miliardi. Gli sconti al bilancio sono stati rivisti sensibilmente al rialzo per alcuni Paesi. L'Austria, ad esempio, è riuscita a raddoppiare i propri rebates rispetto ai 237 milioni previsti nella proposta presentata prima del summit.
Le risorse dell'Italia: il quadro
Sono diminuiti di 3,84 miliardi di euro i sussidi all'Italia previsti nella proposta di 'Next generation Ue' avanzata da Charles Michel, se confrontata con la prima bozza presentata dal consiglio europeo sabato. Stando ai calcoli diffusi da fonti italiane, sono invece aumentati di 38,8 miliardi i prestiti concessi all'Italia. Nella prima bozza di Michel erano in tutto 173,8 miliardi le risorse da destinare all'Italia, mentre nella nuova bozza aumentano di 34,9 miliardi a 208,8. Ecco nel dettaglio i soldi che dovrebbero essere destinati all'Italia, se il pacchetto fosse confermato. Il Recovery and resilience facility (Rrf) sarebbe composto da 127,44 miliardi di euro in prestiti e 63,5 miliardi in sussidi. Oltre a sussidi per 15,25 miliardi nel programma ReactEu; 0,49 miliardi in Horizon Europe, 0,85 in Rural development; 0,54 in Just transition fund; e 0,24 in RescEu. Per un totale di 81,12 miliardi di sussidi.
Spread
Chiusura in calo per lo spread BTp/Bund che beneficia del rally dei titoli di Stato italiani mentre è ancora in corso il negoziato al Vertice Ue sul Recovery Fund. Sul mercato secondario Mts, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (IT0005403396) e il pari durata tedesco, è indicato a 155 punti base, in calo rispetto ai 163 punti del riferimento precedente. In discesa anche il rendimento del BTp decennale benchmark che ha concluso la seduta all'1,09% dall'1,18% di venerdì in chiusura.