Venerdì 14 Febbraio 2025
CLAUDIA MARIN
Economia

Verso il salva-bollette. Aiuti a famiglie e imprese. Confindustria: fate presto

Meloni e Giorgetti al lavoro per un decreto che però non arriverà lunedì. Tra le misure l’abbassamento dell’Iva sul gas e il ritorno del credito d’imposta. .

Roma, 15 febbraio 2025 – Il decreto salva-bollette arriverà, ma non lunedì in Consiglio dei Ministri. Più probabile che il pacchetto energia arrivi in porto nel corso della settimana. Certo è che, secondo fonti bene informate, dovrebbe ricalcare, per le famiglie, lo schema degli analoghi provvedimenti degli anni passati e, nello specifico, quelli del governo Draghi, anche se gli importi delle misure di sostegno potrebbero essere più bassi. Per imprese e, in termini più strutturali, invece, si lavora a misure come l’eliminazione del divario fra il prezzo del gas sul mercato europeo Ttf di Amsterdam e quello sul mercato italiano Psv, alla compensazione della tassazione europea Ets sulle emissioni a carico dei produttori di energia, al potenziamento dell’energy release, che concede energia elettrica a prezzi calmierati alle attività energivore. Ma, se sul fronte del caro-energia, il governo si muove, l’emergenza economia si fa più pressante anche sul versante della produzione. Tanto che il Presidente della Confindustria, Emanuele Orsini, incalza esecutivo e forze politiche: costi troppo alti dell’energia e crollo della produzione industriale vanno fermati subito, perché altrimenti si mettono a rischio "crescita e coesione sociale".

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D’altronde dopo due anni di fila di produzione industriale in calo, serve fare presto – insiste Orsini – che chiede "scelte rapide e nette", oltre ad un piano triennale di politica industriale, con misure "immediate". In primis, con un intervento sul meccanismo di formazione del prezzo dell’energia per disaccoppiare in bolletta gas e rinnovabili. E sul fronte degli investimenti, con la richiesta di allargare l’Ires premiale e riattivare Industria 4.0 dotando il piano di nuove risorse. Per il presidente di Confindustria, "rischiamo ormai di perdere" l’occasione dei 6,3 miliardi di incentivi a Industria 5.0, rivolti a chi investe in tecnologie innovative e riduce i consumi energetici: è una misura "troppo complicata" e su cui servono chiarimenti.

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Dunque, "ci aspettiamo che il governo e le forze politiche facciano proprio questo appello ad agire. Confindustria è pronta a fare la sua parte". Un appello che trova sponda nelle opposizioni e nei sindacati. Ma anche nel governo. L’arrivo di un provvedimento ad hoc per calmierare i prezzi dell’energia nelle prossime settimane è stato indicato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time di giovedì al Senato. Ieri è emersa l’ipotesi, come affermato dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che un decreto bollette potesse andare già lunedì in Consiglio dei ministri. Ma il provvedimento sarebbe ancora in preparazione al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e, con ogni probabilità, dovrebbe slittare.

Le misure allo studio sarebbero quelle accennate in termini strutturali che riguardano il divario del prezzo del gas tra Italia e Europa, la compensazione della tassazione europea Ets sulle emissioni, il potenziamento dell’energy release. Sul fronte più immediato, invece, si ipotizza un rilancio, per qualche mese, dei bonus previsti dai decreti Draghi. In gioco ci sarebbero il ripristino dei crediti di imposta per le imprese, mentre per le famiglie si punta ad abbassare l’Iva sul gas, se non al 5 per cento, almeno al 10 per cento. Quanto alle famiglie in condizioni economicamente svantaggiate potrebbero essere ripristinate, per i bonus sociali, le soglie Isee introdotte da Draghi: 15.000 euro contro i 9.530 attuali, e 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.