Roma, 30 aprile 2020 - Chiusi in casa a pensare alle vacanze estive che verranno. Anche in una situazione emergenziale come questa – dal punto di vista sanitario ma anche da quello economico – tanti italiani cercano di capire come potranno essere le loro vacanze nell'estate segnata dal Coronavirus. Le linee guida sono allo studio della "cabina di regia" che darà indicazioni precise. Con una premessa importante: ogni ragionamento è sottoposto all'andamento del contagio, nel senso che se, come tutti auspicano, il numero di malati e morti andrà lentamente a scemare, allora ecco che una ripartenza del Paese e degli spostamenti sarà possibile.
Coronavirus Italia, bollettino della Protezione Civile dell'1 maggio
L'esperto: "Contagio gestibile, sarà un’estate serena"
Si potrà andare all'estero? Quasi sicuramente no, sarà difficile andare all'estero. Anche se alcuni Paesi si stanno già preparando alla stagione estiva – la Turchia ha appena presentato un piano a più tappe, a partire da fine maggio – e non è detto che fino a settembre resti il divieto di passare le frontiere, è però opinione comune che le vacanze 2020 saranno dedicate a riscoprire l'Italia. Probabilmente sarà così anche negli altri Paesi europei: alla preoccupazione sanitaria si aggiunge infatti quella economica, e rilanciare il turismo interno è un modo per aiutare esercenti e gestori che hanno ricevuto una botta tremenda dalla crisi del Covid-19.
Sarà possibile raggiungere le seconde case? Sì, ma non dal 4 maggio. L'Italia è un Paese ricchissimo di seconde case: ce ne sono circa 5,5 milioni, quasi un quinto del totale degli immobili residenziali di proprietà. Dunque, per chi potrà, sarà questa una delle mete predilette quest'estate: un modo di fare vacanza low cost, sfruttando un bene che già si possiede. Certo, alcuni pensavano che il via libera alle seconde case arrivasse con il decreto del 4 maggio: non è così, bisognerà attendere ancora qualche settimana.
Si potrà andare al mare? Sì, andare al mare sarà possibile quest'estate, anche perchè è stato provato che il virus viene diluito dall'acqua. Il punto però è come saranno gestite le spiagge: negli stabilimenti balneari, infatti, gli ingressi saranno contingentati e andrà rispettata la distanza di sicurezza di almeno due-tre metri tra gli ombrelloni, probabilmente anche l'accesso all'acqua sarà scaglionato. Sulla Riviera romagnola, lasciata cadere l'idea dei box in plexiglass, si sta pensando di allungare gli orari di apertura e di permettere la consegna di cibo d'asporto negli ombrelloni, mentre in Sardegna si pensa addirittura di permettere l'arrivo sull'isola solo ai turisti con passaporto sanitario, ovvero un certificato di tampone negativo rilasciato da un qualsiasi laboratorio abilitato non oltre sette giorni prima della data di partenza. Sono allo studio anche App per monitorare gli ingressi nei vari stabilimenti.
Si potrà dormire in albergo o nei bed&breakfast? Le regole di ingaggio ancora non ci sono, ma si suppone di sì, anche se non già a partire dal 4 maggio. I gestori dovranno garantire sanificazione frequente, tutte le norme igieniche anti-contagio, accessi contingentati nei ristoranti e nelle parti comuni, dispenser di disinfettante ai vari piani e quant'altro, ma si moltiplicano gli appelli agli italiani affinché prenotino già in queste settimane i soggiorni estivi. Bisognerà comunque attendere le linee guida del governo sul tema, ma in ballo c'è la tenuta di un settore fondamentale per l'Italia.
Si potrà viaggiare con camper o roulotte o andare in camping in tenda? Anche i campeggi sono sospesi fino alla pronuncia del governo. Per certi versi, la vacanza in tenda o camper/caravan è più 'isolata' rispetto a quelle tradizionali, fermo restando le limitazioni di confine agli spostamenti che saranno precisate più avanti. Ma, nei camping, resta il problema degli spazi comuni, in cui dovrà essere garantita la distanza di sicurezza, docce e sanitari compresi, che avranno bisogno di pulizie e sanificazioni extra.
Sarà possibile accedere ai rifugi di montagna? Il Club alpino italiano (Cai) sta approntando una serie di misure per far sì che, quest'estate riaprano i rifugi. Si va dall'uso di ozonizzatori per purificare l'aria al bivacco in tenda, appena fuori dal rifugio, per evitare assembramenti, a kit Covid-19 con termometro elettronico e saturimetro per monitorare la condizione di salute degli ospiti.
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