Roma, 11 luglio 2023 – Prima di partire in vacanza quest’estate conviene fare due conti, soprattutto sui trasporti.
Nel 2023 sono schizzati i prezzi dei voli e sono rincarati anche i treni, mentre tornano a convenire gli spostamenti in macchina e costano meno anche i viaggi in traghetto rispetto all’anno scorso. In questo quadro mutato la scelta ottimale varia in base a molteplici fattori e non è sempre quella che penseremmo.
Macchina contro treni e pullman
Secondo i dati di Federconsumatori, una famiglia che prenderà l’auto per andare in vacanza, ipotizzando una tratta di circa 600 chilometri, potrebbe spendere quasi il 9% in meno rispetto all’anno scorso. Ma optare per la macchina potrebbe convenire anche per le distanze più moderate entro i 350 chilometri. Con più di due persone a bordo, ad esempio nel caso di una famiglia, l’onere a testa sarà più basso nella maggior parte dei casi rispetto ai treni o pullman. I prezzi dei treni hanno visto un aumento dell’11-13% rispetto alla scorsa estate: il vantaggio di questi ultimi, infatti, è tangibile solo quando si è soli, in coppia, o se si gode di particolari convenzioni o sconti.
D’altro canto, anche se il caro-carburanti pesa meno quest’anno, nel frattempo sono aumentati i pedaggi autostradali: un’indagine di Altroconsumo dimostra come i tragitti lunghi comporteranno un esborso superiore del 3% rispetto al 2022. A pesare sulle tasche degli automobilisti, poi, sono anche i parcheggi, rivisti verso l’alto in numerose città.
Prezzi dei voli alle stelle
Per i viaggi più lunghi dobbiamo prendere in considerazione anche l’aereo, anche se la stagione estiva del 2023 è caratterizzata da prezzi da capogiro. Dai dati Istat emerge che a maggio gli aumenti medi dei biglietti aerei hanno toccato il 40% su base annua. Ormai quasi non convengono nemmeno le compagnie low cost, che in questo periodo spesso hanno prezzi superiori rispetto a quelli dei voli di linea. Soffrono particolarmente i voli nazionali: paradossalmente la tratta Milano-Olbia costa di più rispetto a un viaggio Milano-New York. Entro i confini nazionali, quindi, potrebbe valerne la pena valutare anche la macchina. L’auto conviene, di nuovo, con più occupanti a bordo. Sulla tratta Milano-Pescara di 572 chilometri, ad esempio, l’onere singolo in quattro è sotto i 30 euro, calcolando 60-70 euro per il carburante e circa 40 per i pedaggi.
Non dimentichiamoci dell’elettrica
Nonostante le difficoltà che un viaggio in macchina elettrica potrebbe comportare, in certi casi non è assolutamente da escludere. Se prendiamo in esame solo il costo del viaggio, al netto del maggior costo di acquisto di questi mezzi, un’auto interamente elettrificata con oltre 500 chilometri di autonomia consente risparmi significativi. Nel caso dei viaggi a corto raggio, si può ipotizzare un costo inferiore a 0.5 centesimi/chilowattora con un consumo medio di 18 chilowattora/100 chilometri. In questo caso, la macchina elettrica batte quella diesel per quanto riguarda i costi. Occorre menzionare anche il fatto che, una volta arrivati, le macchine elettriche ci consentono di risparmiare sui parcheggi e nella maggior parte dei casi possono accedere gratis alle Ztl.