Il Senato degli Stati Uniti ha approvato un accordo fiscale tra la Casa Bianca e i repubblicani del Congresso, ponendo fine a una situazione di stallo politico durata settimane sul tetto del debito che rischiava di innescare un default senza precedenti nella più grande economia del mondo.
Giovedì sera (notte italiana), i legislatori della camera alta hanno approvato il disegno di legge con un schiacciante sostegno bipartisan, con 63 senatori a favore della legislazione e 36 contrari. La Camera dei Rappresentanti aveva a sua volta dato il via libera all'accordo mercoledì sera.
Il disegno di legge ora va al presidente Joe Biden per la sua firma, solo quattro giorni prima del termine stimato dal Tesoro nel quale gli Usa avrebbero esaurito i contanti per pagare tutti i suoi conti.
Uno scenario del genere avrebbe inferto un colpo traumatico all'economia globale e ai mercati finanziari e avrebbe rappresentato un'enorme ferita autoinflitta per Washington. "I senatori di entrambe le parti hanno votato per proteggere i sudati progressi economici che abbiamo fatto e prevenire un primo default in assoluto da parte degli Stati Uniti", ha detto Biden in una dichiarazione dopo il voto. "Insieme, hanno dimostrato ancora una volta che l'America è una nazione che paga i suoi conti e rispetta i suoi obblighi - e lo sarà sempre".
L'accordo aumenta il limite di indebitamento degli Stati Uniti fino al 2025 e fissa limiti alla spesa pubblica per i prossimi due anni, ponendo ulteriori restrizioni alla politica fiscale degli Stati Uniti almeno fino a dopo le prossime elezioni presidenziali.
"È così positivo per questo paese che entrambe le parti si siano finalmente unite per evitare il default", ha dichiarato Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato democratico, in una dichiarazione alla Camera prima dell'inizio delle votazioni. "L'America può tirare un sospiro di sollievo". Il voto del Senato - riporta il Financial Times - ha coronato settimane di contrasti a Washington, inclusi colloqui tesi tra gli assistenti di Biden e i negoziatori del presidente della Camera repubblicana Kevin McCarthy. Le due parti hanno raggiunto un accordo sabato. Biden e i leader del Congresso hanno quindi intrapreso una spinta per convincere i membri di base a votare rapidamente e ad approvare l'accordo nonostante un clima politico altamente polarizzato.
La situazione di stallo del tetto del debito si rivelerà meno dolorosa per gli investitori rispetto a una simile resa dei conti nel 2011 tra l'ex presidente Barack Obama e John Boehner, allora presidente della Camera repubblicana. Quel contatto con il default ha comportato un declassamento del rating del credito tripla A degli Stati Uniti da parte di Standard and Poor's e una forte svendita di azioni. Janet Yellen, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha insistito sul fatto che non esisteva una buona alternativa. "Questa legislazione protegge la piena fiducia e il credito degli Stati Uniti e preserva la nostra leadership finanziaria, che è fondamentale per la nostra crescita e stabilità economica", ha affermato.
Sulla scia del voto Usa avvio di giornata positivo per i mercati europei. Dopo Milano in rialzo dello 0,66% guida la Borsa di Parigi (+0,62%). Francoforte segna un aumento dello 0,6%, Londra dello 0,42%.