Mercoledì 15 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Usa, guerra dei chip per l’IA con la Cina: nuove restrizioni all’export. L’ira di Pechino: “Grave violazione”

Gli Stati Uniti intensificano gli sforzi per rallentare l’ascesa tecnologica di Paesi rivali come Russia, Iran e Corea del Nord. La Casa Bianca: “Siamo i leader mondiali e vogliamo continuare a esserlo”. Ma non mancano le critiche

Washington, 13 gennaio 2025 – Nuova stretta degli Stati Uniti alle esportazioni di chip per l'intelligenza artificiale. La Casa Bianca intensifica gli sforzi per limitare l'ascesa tecnologica della Cina e di altri rivali quali la Russia, l'Iran e la Corea del Nord. Immediata la reazione di Pechino, secondo cui le nuove restrizioni sull’export sono una "flagrante violazione delle regole del commercio internazionale. È un altro esempio della generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale e dell'abuso di controllo delle esportazioni”.

Nuova stretta degli Usa all'esportazione dei chip per l'intelligenza artificiale
Nuova stretta degli Usa all'esportazione dei chip per l'intelligenza artificiale

Le nuove regole annunciate dagli Usa, negli ultimi giorni di presidenza di Joe Biden, aggiornano i controlli già previsti sui chip, stabilendo un tetto ai semiconduttori per l'intelligenza artificiale che possono essere esportati in circa 120 Paesi (a esclusione dei 18 più stretti alleati americani, tra cui l’Italia) e l'obbligo per loro di richiedere un'autorizzazione sempre rispettando alcuni standard di sicurezza. I centri dati di intelligenza artificiale dovranno invece rispettare parametri più severi per poter importare chip.

Le restrizioni fanno seguito a quelle annunciate nel 2023 sull'esportazione di alcuni chip per l'intelligenza artificiale in Cina, che gli Stati Uniti considerano un concorrente strategico nel campo dei semiconduttori avanzati. "Gli Usa sono leader mondiali nell'IA – sia nello sviluppo dell'intelligenza artificiale sia nella progettazione di chip – ed è fondamentale che continuino ad esserlo", ha dichiarato la segretaria al Commercio, Gina Raimondo. Che ha aggiunto: “Questa politica aiuterà a costruire un ecosistema tecnologico affidabile in tutto il mondo e ci consentirà di proteggerci dai rischi per la sicurezza nazionale associati all'IA, garantendo al contempo che i controlli non soffochino l'innovazione o la leadership tecnologica degli Stati Uniti”.

Ma l'iniziativa ha suscitato anche critiche: l'amministratore delegato della Semiconductor Industry Association, John Neuffer, ha dichiarato che "siamo profondamente delusi dal fatto che un cambiamento di questa portata e di questo impatto sia stato messo in atto in fretta e furia a pochi giorni dalla transizione presidenziale e senza alcun input significativo da parte dell'industria". Per il colosso dei chip Nvidia "queste regole non farebbero nulla per migliorare la sicurezza degli Stati Uniti".

Le nuove restrizioni entreranno in vigore tra 120 giorni, ha spiegato Raimondo, dando così all'amministrazione del presidente eletto Donald Trump il tempo di apportare eventuali modifiche.