Venerdì 30 Agosto 2024
ANDREA ROPA
Economia

UniCredit, trimestre da record. Profitti oltre le stime a 2,7 miliardi

Shopping fintech: acquisite Aion Bank e Vodeno. L’ad Orcel: "Siamo un modello di riferimento per il settore"

UniCredit, trimestre da record. Profitti oltre le stime a 2,7 miliardi

Andrea Orcel, 61 anni, amministratore delegato di UniCredit

Profitti per 2,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% sullo stesso periodo dell’anno scorso e superiori alle stime degli analisti. La stagione dei record sembra non finire mai per UniCredit, che chiude il secondo trimestre con risultati al top di sempre, in grado di migliorare a oltre 23 miliardi la guidance sui ricavi per l’esercizio 2024 e a oltre 8,5 miliardi quella sull’utile netto. Il primo semestre va dunque in archivio con 5,2 miliardi di profitti, il 20% in più rispetto al 2023, e con la generazione di 6,7 miliardi di capitale, equamente suddivisi nei due trimestri. "Ognuno di questi risultati è un record – commenta l’ad Andrea Orcel – UniCredit sta fissando un nuovo modello di riferimento per il settore bancario e la chiara direzione strategica che abbiamo intrapreso ci consentirà di crescere, di remunerare regolarmente gli investitori e di realizzare le nostre ambizioni per i clienti e le comunità in cui operiamo".

A proposito di remunerazione degli investitori, viene confermata la distribuzione di 10 miliardi nel corso del 2024, inclusivi di 3,1 miliardi di acconto sui risultati 2024 tra buyback (1,7 miliardi) e cedole (1,4 miliardi), come pure la politica di distribuzione a valere sui risultati 2024, con almeno il 90% degli utili che torneranno ai soci.

I numeri della trimestrale sono stati accompagnati dall’annuncio dell’acquisto, per 370 milioni, di Aion Bank, una banca digitale belga con filiali in Polonia, Germania e Svezia, e di Vodeno, una fintech polacca proprietaria di una piattaforma cloud che consente ad aziende anche senza licenza di offrire ai propri clienti una gamma completa di servizi bancari. Le due acquisizioni, continua Orcel, "ci permettono in modo profittevole di entrare in nuovi mercati e di essere credibili quando diciamo che il ritorno sull’investimento sarà superiore al 15% nei prossimi 3-5 anni".

Sempre in tema di acquisizioni, UniCredit ha individuato "i target giusti" per farne anche in Italia, ma "i termini e le condizioni attuali – aggiunge Orcel – non sono tali da poterli sottoporre ai nostri azionisti per l’approvazione, perché noi continuiamo a trattare a sconto rispetto al settore, mentre questi target trattano a premio. Tuttavia, se la situazione cambia, noi siamo qui".

Infine UniCredit ha registrato nel trimestre 200 milioni di accantonamenti per far fronte alla "situazione incerta" in Russia, dove la banca – recentemente destinataria di un provvedimento di sequestro di 463 milioni deciso da un tribunale nell’ambito di una causa con Gazprom – conferma di essere impegnata a cessare progressivamente le sue attività, senza dare l’opportunità a Mosca di impadronirsene.