Venerdì 14 Marzo 2025
ANDREA ROPA
Economia

Unicredit, semaforo verde dalla Bce. Può salire al 29,9% in Commerzbank

La decisione sull’aggregazione slitta oltre la fine del 2025. Resta da sciogliere il nodo dell’Antitrust tedesca .

Andrea Orcel, 61 anni, è amministratore delegato di Unicredit dal 2021

Andrea Orcel, 61 anni, è amministratore delegato di Unicredit dal 2021

Christine Lagarde ha mantenuto la promessa. Da sempre favorevole alle fusioni transfrontaliere delle banche europee, la presidente della Bce aveva fatto capire da tempo di considerare la scalata di Unicredit su Commerzbank un’opportunità per rafforzare il sistema. Così ieri ha acceso la luce verde sull’operazione, autorizzando il gruppo guidato dall’ad Andrea Orcel a salire fino al 29,9% del capitale della banca tedesca.

Ma la strada verso l’aggregazione è ancora lunga e una scelta, chiarisce Piazza Gae Aulenti, non maturerà se non ben oltre la fine di quest’anno. Una tempistica più lunga del previsto, anche perché – si legge in una nota – "mentre l’approvazione evidenzia la solidità finanziaria e l’ottemperanza regolamentare di Unicredit, vi sono ancora diversi fattori che determineranno qualsiasi sviluppo successivo e la relativa tempistica".

Unicredit precisa che "sono tuttora pendenti alcuni procedimenti autorizzativi avanti le rispettive autorità competenti", inclusa l’Antitrust tedesca, la cui positiva conclusione è necessaria prima che la quota di circa il 18,5% detenuta tramite strumenti derivati possa essere convertita in azioni. Inoltre, prosegue la nota, Unicredit "resta in attesa dell’opportunità di avviare un dialogo costruttivo con il nuovo governo della Repubblica Federale di Germania, una volta formatosi".

Positiva la reazione dei mercati al via libera della Bce. A Piazza Affari il titolo Unicredit ha guadagnato il 3,25% a 52,7 euro, mentre Commerzbank è salito del 2,5% a 23,7 euro.

Contemporaneamente alla campagna tedesca, Unicredit è protagonista del risiko bancario italiano, con l’Ops lanciata su Banco Bpm. Ma qui i tempi si annunciano molto più stretti. Due giorni fa la stessa Bce ha autorizzato Piazza Gae Aulenti a modificare il proprio statuto includendo la facoltà per il cda di effettuare un aumento di capitale a servizio dell’offerta su Banco Bpm e a classificare le nuove azioni che saranno emesse nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca (Cet1). La decisione della Bce è subordinata alla condizione che l’assemblea straordinaria di Unicredit, convocata per il 27 marzo prossimo, approvi le modifiche. Nel frattempo inizierà lunedì prossimo e si concluderà il 4 aprile l’Opa di Banco Bpm su Anima.