Martedì 18 Marzo 2025
Andrea Ropa
Economia

Unicredit apre al rilancio per Bpm, su Commerzbank i tempi s’allungano

L’ad Orcel: “Mai esclusa la possibilità di aumentare l’offerta, ma solo se saremo convinti che c’è più valore”

Andrea Orcel, 61 anni, è amministratore delegato di Unicredit dal 2021

Andrea Orcel, 61 anni, è amministratore delegato di Unicredit dal 2021

Londra, 20 marzo 2025 – Unicredit resta in modalità stand-by. Apre a un rilancio su Banco Bpm, ma preferisce attendere in prossimità della chiusura dell’Ops per prendere una decisione. E anche Commerzbank può aspettare. “Abbiamo sempre detto che noi facciamo le cose se creano valore e non abbiamo mai escluso un rilancio” ha detto l’ad Andrea Orcel alla Morgan Stanley European Financial Conference 2025 di Londra, aggiungendo che la decisione dipenderà da una serie di fattori, tra i quali l’Opa dello stesso Banco Bpm su Anima, il Danish Compromise, su cui la banca guidata da Giuseppe Castagna attende il disco verde della Bce, e i risultati del primo trimestre. “Decideremo se c’è valore nel fare l’operazione – ha precisato il top manager – e se c’è qualche ragione per rivedere il prezzo, altrimenti non lo faremo”.

Parlando dell’altro tema sensibile, l’aumento della partecipazione in Commerzbank, il numero uno di Unicredit ha spiegato che i tempi si sono allungati e “occorre avere pazienza”, ma “siamo molto tranquilli, possiamo aspettare fino al 2027 per decidere cosa fare dell’investimento”. Orcel ha ricordato che, dopo il via libera della Bce a salire fino al 29,9% di Commerzbank, occorre avere il via libera dell’Antitrust tedesca, che arriverà non prima dell’estate o dell’inizio dell’autunno. C’è poi una questione di prezzo, perché la banca tedesca ha raddoppiato il suo valore da quando è iniziato il tentativo di scalata di Unicredit e Orcel non esclude di vendere le opzioni in mano e restituire il capitale agli investitori.

Sul fronte del risiko bancario, complici gli acquisti che anche ieri sono continuati sul titolo Mps (salito del 24% nell’ultimo mese) si è quasi azzerato lo sconto dell’Ops annunciata su Mediobanca rispetto agli attuali corsi di Borsa di Piazzetta Cuccia. A Piazza Affari le azioni di Montepaschi hanno chiuso la seduta in rialzo del 2,49% a 7,82 euro, aggiornando i massimi dall’aumento di capitale del 2022, quelle di Mediobanca a 18,07 euro (+1,06%). L’offerta carta contro carta offre 2,3 azioni Mps per ogni titolo di Piazzetta Cuccia, valorizzando così la banca rivale 17,98 euro e portando allo 0,5% (l’equivalente di 74 milioni di euro) lo sconto rispetto all’offerta.

Il titolo Mps è stato spinto dal report di Deutsche Bank, che ha alzato da “hold” a “buy” il giudizio, con il target price aumentato da 7,5 a 8,6 euro, mentre dal canto suo l’istituto senese, in vista dell’assemblea del 17 aprile che dovrà approvare l’Ops, ha ribadito nella relazione illustrativa che l’operazione porterà benefici a tutta l’economia italiana.