Giovedì 26 Settembre 2024
ELENA COMELLI
Economia

UniCredit stringe su Commerzbank: “Chiesto alla Bce di salire al 29,9%”. L’altolà di Scholz

La banca italiana passa dal 9 al 21%. Il Cancelliere: “Un atto ostile”. Il ministro Tajani appoggia Orcel

Andrea Orcel, 61 anni, amministratore delegato di UniCredit

Andrea Orcel, 61 anni, amministratore delegato di UniCredit

Milano, 23 settembre 2024 – Su Commerzbank il gioco si fa duro. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è espresso contro un’acquisizione da parte di UniCredit, dopo l’annuncio della banca italiana, che oggi ha aumentato la sua quota dal 9% a 21%. Scholz ha detto che “attacchi e acquisizioni ostili non sono una buona cosa per le banche ed è per questo che il governo tedesco è chiaramente contrario”. L’ad di UniCredit Andrea Orcel, nei giorni scorsi, aveva promesso che non avrebbe scalato Commerzbank senza il supporto di Berlino. Orcel, invece, ha fatto la sua ultima mossa dopo che il governo tedesco venerdì aveva già chiarito l’intenzione di non vendere più la sua quota rimanente del 12% in Commerzbank come previsto: una risposta alla crescente opposizione interna a un’acquisizione. La presenza della banca italiana come azionista di maggioranza in Commerzbank ha colto di sorpresa l’establishment tedesco.

Andrea Orcel, 61 anni, amministratore delegato di UniCredit
Andrea Orcel, 61 anni, amministratore delegato di UniCredit

La risposta concisa di Berlino segna una brusca escalation in una disputa già aspra tra i due maggiori azionisti di Commerzbank. Il governo italiano, intanto, ha preso posizione a favore di Orcel. Il ministro Antonio Tajani ha detto che UniCredit “sta facendo bene” ad agire sul mercato interno dell’Ue. Roma ha segnalato di essere a favore di un’acquisizione, a patto che la sede centrale del gruppo rimanga in Italia. UniCredit ha acquisito la quota dell’11,5% in modo tale da non concludere la transazione finché “non saranno state ottenute le approvazioni richieste” alla Bce, che deve essere interpellata per ogni aumento della partecipazione oltre il 10%. Se dovesse ottenere l’approvazione, UniCredit scavalcherà il governo come maggiore azionista di Commerzbank, aumentando la pressione su Berlino.

La banca italiana ha già presentato una richiesta per salire al 29,9%, un processo che può richiedere fino a 90 giorni nei casi complessi. Poi UniCredit dovrebbe tornare dalla Bce se volesse aumentare la sua quota oltre il 50%. Una fusione tra i due gruppi sarebbe il primo importante accordo bancario transfrontaliero in Europa dopo la crisi finanziaria e un potenziale catalizzatore per un ulteriore consolidamento nel settore frammentato del continente.

Le azioni di Commerzbank, che avevano perso oltre il 5% nelle prime contrattazioni di lunedì, hanno registrato un forte rimbalzo dopo l’annuncio di UniCredit. Il titolo è salito del 24% da quando UniCredit ha acquisito la sua quota iniziale. Le azioni di UniCredit hanno perso il 2,5% dopo l’annuncio, ma sono ancora scambiate a un prezzo più alto rispetto all’inizio di settembre. UniCredit ha sostenuto oggi che “c’è un valore sostanziale che può essere sbloccato all’interno di Commerzbank, sia autonomamente che all’interno di UniCredit, a beneficio della Germania e degli azionisti più ampi della banca”.