Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Un tabaccaio su due non accetta il bancomat

La denuncia d Altroconsumo dopo un’analisi delle dieci città italiane. Le “peggiori” sono risultate Napoli e Genova. La legge stabilisce che è obbligatorio permettere i pagamenti elettronici

Roma, 16 novembre 2023 – Comprare una marca da bollo dal tabaccaio e pagare con la carta di credito? Una ‘mission’ sempre più difficile. O per meglio dire, “impossibile nella metà dei casi”. È quanto emerge dalla recente inchiesta di Altroconsumo, che ha acceso i riflettori su cento tabaccherie di dieci città italiane (Milano, Padova, Roma, Bari, Cagliari, Napoli, Bologna, Palermo, Torino e Genova) e ha così messo in luce la difficoltà di pagare gli acquisti con la carta: comprare una marca da bollo da due euro con la carta di credito o il bancomat, infatti, è stato impossibile nel cinquanta per cento dei casi.

Pagamento tramite carta (Ansa)
Pagamento tramite carta (Ansa)

Un dato che sottolinea come siano sempre meno gli esercenti disposti a questo tipo di pagamento, tanto che a Milano un tabaccaio “ha addirittura chiesto una commissione di venti centesimi per pagare con carta”, una pratica ovviamente illegale. Entrando ancora più nello specifico,  “il 12% dei tabaccai che hanno detto no si è scusato spiegando che le commissioni bancarie sono troppo alte per una transazione di 2 euro” si legge nel report, mentre “nel 34% dei casi, i tabaccai che hanno rifiutato il pagamento digitale ci hanno detto che i valori bollati si possono pagare solo in contanti. In realtà non è così – specificano da Altroconsumo – dal 26 giugno scorso è entrato in vigore l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici per i valori bollati, come ad esempio la marca da bollo per il passaporto, quelli postali e i generi di monopolio come le sigarette”.

Nella classifica delle dieci città prese in esame, Genova e Napoli si sono piazzate tra le peggiori, in quanto solo due tabaccai su dieci hanno accettato il pagamento con carta. Bologna e Padova, al contrario, si sono rivelate “le migliori”: otto casi su dieci hanno consentito il pagamento elettronico.

Si è ben difesa anche Palermo, con sei sì su otto. "La norma che obbliga esercenti e professionisti ad accettare i pagamenti digitali per tutti gli scontrini è in vigore in Italia da quasi dieci anni ormai, ma si tratta di un obbligo che di fatto non è mai stato messo in pratica – ricorda Altroconsumo – dato che le relative sanzioni non sono mai arrivate. Infatti, solo dal 30 giugno 2022 chi non accetta un pagamento digitale di qualsiasi importo è passibile di una sanzione amministrativa pari a 30 euro, a cui va aggiunta una percentuale pari al 4% del valore del pagamento rifiutato”. Non è finita qui. Sul ‘nodo’ delle commissioni per i piccoli importi, invece, “sarebbe auspicabile arrivare a un consistente abbassamento, se non un azzeramento, delle commissioni Pos per i pagamenti fino a trenta euro –  aggiungono da Altroconsumo –  che costituiscono la maggior parte di quelli effettuati dalle persone nella quotidianità e possono, quindi, consentire di far fare un balzo in avanti all'adozione dei pagamenti digitali”.