"Un protocollo condiviso perl'adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi da esposizione ad alte temperature negli ambienti di lavoro": così una bozza di 11 pagine che affronta i punti che vanno dalla valutazione dei rischi e dei fattori di rischio, legati all'età, alla presenza di patologie croniche e alle mansioni, alla sorveglianza sanitaria e alla riorganizzazione dei turni. Il datore di lavoro - prevede tra l'altro - sulla base dei rischi, interviene per "eliminare o ridurre l'esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali" pianificando pause o attività in giorni o orari più freschi. La bozza stabilisce che i datori di lavoro, "fermo restando l'obbligo di dare completa attuazione alla normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro" (decreto legislativo 81 del 2008), "adottano il protocollo per l'adeguamento degli attuali modelli organizzativi alle esigenze di contenimento dei rischi derivanti dall'esposizione ad alte temperature, nell'ottica di una piena tutela delle condizioni psicofisiche dei lavoratori, nonché per aumentare il livello di consapevolezza, responsabilità riguardo ai rischi delle alte temperature o percepite tali e di compliance normativa". Domani è fissato l'incontro al ministero del Lavoro con le parti sociali. Tra le indicazioni sulla riorganizzazione dei turni, nella bozza c'è quella di prevedere l'alternanza in modo da minimizzare l'esposizione individuale al caldo o al sole diretto; prevedere interruzioni in casi estremi, quando il rischio di patologie da calore è molto alto, o la variazione dell'inizio dei lavori; evitare che i lavoratori svolgano la propria attività da soli, in modo da assicurare, in caso di necessità, "l'attivazione immediata del soccorso". Quanto alle pause, deve essere tra l'altro assicurata la disponibilità di "aree completamente ombreggiate o climatizzate".
Giovedì 21 Novembre 2024
Ultima oraUn protocollo sui rischi del caldo sul lavoro, ecco la bozza