Martedì 26 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Turismo invernale, dormire in montagna costa il 12.7% in più

2024 anno della "luxification" del settore ricettivo

Turismo invernale, dormire in montagna costa il 12.7% in più

2024 anno della "luxification" del settore ricettivo

In linea con il trend degli ultimi cinque anni in Italia, anche nel 2024 si registra un aumento della tariffa media giornaliera (Adr, Average Daily Rate) per le camere d'albergo, anche se a ritmi più bassi rispetto al passato: +4% sul 2023. In particolare, cresce l'Adr nelle località montane, +8,9%, raggiungendo quota 175,6 euro per una camera doppia con trattamento B&B. Seguono gli hotel in zone di mare (+3,1%), le città (+2,2%) e il lago (+2,0%). Anche per quanto riguarda la stagione invernale alle porte, nel periodo tra dicembre 2024 e marzo 2025, la montagna è protagonista con +12,7% di tariffa media, arrivata a 225,7 euro, e occupazione già acquisita al 52,1% (+4% sul 2023). È quanto emerge da un'analisi presentata dalla società di consulenza AlbergatorePro in occasione del vertice annuale degli albergatori professionisti in corso a Riccione. Si registra una crescita incoraggiante anche nelle città, con +2,9% di occupazione e 117,4 euro di tariffa, +8,7%. Il podio delle destinazioni più scelte dai turisti amanti della montagna è composto da: Madonna di Campiglio, Courmayeur e Bormio. Scenario simile anche per il solo periodo natalizio, tra il 22 dicembre e il 5 gennaio, con l'Adr in montagna che sale del +10,7% sull'anno scorso e raggiunge quota 337,3 euro e occupazione già acquisita al 65%. In città il 27,6% delle stanze è già prenotato, +6,7% rispetto allo stesso periodo di osservazione del 2023, e la tariffa media arriva a 125,2 euro, +7,6% rispetto all'anno scorso. "Questi dati ci restituiscono due consapevolezze: si consolida la cosiddetta 'luxification' del settore turistico, con l'aumento delle strutture di lusso e dei servizi di alta gamma per soddisfare una domanda sempre più importante, specialmente dall'estero, e si allarga la forbice tra segmento altospendente e bassospendente, assistendo così a una lenta ma inesorabile scomparsa della fascia intermedia", spiega Gian Marco Montanari, amministratore delegato di AlbergatorePro.