Domenica 2 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Rottamazione quater: ultima chiamata per il pagamento entro il 5 marzo

Ultima chance per chi è in regola con le rate della rottamazione quater: pagamento entro il 5 marzo per non decadere.

Ultima chance per chi è in regola con le rate della rottamazione quater: pagamento entro il 5 marzo per non decadere.

Ultima chance per chi è in regola con le rate della rottamazione quater: pagamento entro il 5 marzo per non decadere.

Conto alla rovescia per pagare per chi ha aderito alla quarta rottamazione ed è in regola con le rate precedenti: mercoledì prossimo, 5 marzo, è l'ultima chiamata per la rata (la scadenza era il 28 febbraio ma ci sono i 5 giorni di tolleranza per i ritardatari), viceversa si decade dal beneficio.

La riapertura dei termini prevista dal Milleproroghe non vale per tutti: per i piani di pagamento in regola con i versamenti delle rate in scadenza fino al 31 dicembre 2024, - spiegava giorni fa l'agenzia della Riscossione - i contribuenti, al fine di non perdere i benefici della definizione agevolata, devono continuare a rispettare le scadenze indicate nelle comunicazioni delle somme dovute già in loro possesso, a partire, appunto, dalla prossima rata del 28 febbraio.

Ciò in quanto, per tali piani, non si applicano le previsioni della riammissione alla rottamazione-quater prevista dal Milleproroghe. Chi ha aderito alla definizione agevolata delle cartelle ma è decaduto dal beneficio per non aver pagato - o averlo fatto in ritardo - una rata, potrà essere riammesso inviando la dichiarazione entro il 30 aprile 2025. Chi è in regola e decidesse di non pagare viceversa decadrebbe dal beneficio: saranno riammessi solo i contribuenti che al 31 dicembre 2024 non abbiano pagato o versato in ritardo almeno una rata.

In Parlamento parte intanto l'iter per una nuova rottamazione: "è una priorità assoluta", dice la Lega e "maggioranza e governo saranno compatti". si inizia in Commissione Finanze a Palazzo Madama per il disegno di legge della Lega sul quale la prossima settimana iniziano le audizioni. "Il testo - spiegava il presidente della Commissione Massimo Garavaglia (Lega) - prevede una rateizzazione lunga senza sanzioni".

'Fuoco e fiamme' dall'opposizione e da alcuni sindacati: la riapertura (del Milleproroghe) sarebbe un 'condono del condono'. Molti esprimono un dubbio: con tutte queste sanatorie e la loro reiterazione si rischia che i contribuenti non paghino più in attesa della prossima definizione agevolata.