In Europa, "se la Difesa è un problema comune, anche la soluzione dovrebbe essere condivisa, come è stato per il Covid, come lo è per l'ambiente. Non c'è bisogno di inventarsi nulla. Abbiamo già gli strumenti, mettiamoli in pratica. Facciamo in modo che si capisca una volta per tutte che la Difesa è un problema comune europeo, perché da soli non andiamo da nessuna parte" ha sottolineato il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, intervistato dall'ANSA al Dubai Airshow. Ci sono "due aspetti" da affrontare in Europa, ha spiegato. Il primo: "Almeno gli investimenti per la Difesa, se non tutta la spesa, devono essere esclusi dal Patto di Stabilità". E' necessario "che i criteri della NATO e quelli dell'Unione Europea siano in sintonia. Perché se da un lato c'è l'obbligo di spendere almeno il 2% del Pil in Difesa, dall'altro non ci può essere un calcolo penalizzante per chi poi effettivamente spende questo 2%. Non è pensabile spendere il 2% del Pil in Difesa e non su altre cose, trascurando scuole, ospedali e la spesa sociale". Poi, "il secondo aspetto è che se la Difesa è un 'concern' europeo ci deve essere oggi almeno un dibattito su fonti di finanziamento comuni, come gli eurobond. Poi alla soluzione arriveremo, a Bruxelles sono bravissimi a trovare soluzioni". Pontecorvo ha sottolineato: "Ci sono difficoltà di carattere politico, egoismi nazionali che sono anche naturali quando si parla di grandi cifre e soprattutto di progresso tecnologico, perché poi la Difesa è questo, un forte progresso tecnologico. Ma tutte queste cose vanno superate".
Martedì 14 Gennaio 2025
Ultima oraPontecorvo, Stabilità, Eurobond e Difesa europea