"Pensare uno sforzo di difesa europea efficace che sia rimessa ai singoli Paesi non è più un'opzione credibile", avverte il presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo. L'azienda - dice, in una intervista all'ANSA dal Dubai Airshow - "vuole farsi parte attiva. L'a.d. Roberto Cingolani è andato in Commissione Difesa a dirlo apertamente: noi abbiamo la massa critica per diventare un hub attorno al quale si può coagulare per esempio il settore della difesa terrestre europea, il settore elettronica, il settore spaziale". Essere "attenti ai conti", ai propri interessi come ogni azienda, non è in contraddizione con la prospettiva - spiega - di "fare i propri affari insieme a partner europei, rafforzando così la Difesa europea e allo stesso tempo la Difesa di ciascun Paese. Senz'altro è una necessità alla quale noi corrispondiamo con i fatti". In Europa "ci stiamo parlando, non c'è nulla di formale, ma Cingolani è stato molto chiaro: questa è la direttrice che come azienda stiamo perseguendo". "Da soli non andiamo da nessuna parte. Nessuno di noi", avverte il presidente di Leonardo: "Per esempio sullo spazio: noi siamo una grossa azienda nel settore spaziale ma da soli non ce la facciamo, dobbiamo farcela con francesi e tedeschi". E nelle partite europee dei grandi programmi per la Difesa c'è il Regno Unito, dove Leonardo è presente: anche se oggi non è nell'Unione "è fuor di dubbio che lo consideriamo parte dell'Europa dalla Difesa".
Lunedì 30 Dicembre 2024
Ultima oraPontecorvo, 'Leonardo un hub per grandi programmi europei'