Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Pmi Confindustria: 'Sfide del voto Ue, l'industria sia centrale'

Lampugnale: Forum a Napoli, "è una occasione importante"

Pmi Confindustria: 'Sfide del voto Ue, l'industria sia centrale'

La Piccola Industria di Confindustria sottolinea l'importanza dei "temi legati alla transizione sostenibile e alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo" ed entra nel dibattito preelettorale con la decisione "di riportare il proprio forum in primavera, raddoppiando le giornate di confronto". L'appuntamento annuale della Piccola Industria, dorsale del sistema di rappresentanza degli industriali con oltre il 90% delle associate a via dell'Astronomia, dopo il forum a Pavia a novembre 2023 torna quindi in anticipo ed in modo più ampio, domani e sabato, con il forum al museo ferroviario di Pietrarsa, perchè "l'industria non può non avere un ruolo centrale nella costruzione del futuro europeo". "Sono occasioni importanti per aumentare la consapevolezza delle sfide in gioco e delle opportunità da cogliere, in maniera da condividere le strade da percorrere, le sinergie da rafforzare e gli strumenti da introdurre a supporto della competitività. Perché insieme possiamo, dobbiamo e vogliamo fare la differenza", commenta il vicepresidente della Piccola Industria e presidente della Piccola Industria della Campania, Pasquale Lampugnale. "Il prossimo Parlamento europeo sarà strategico per le scelte di orientamento industriale. È perciò necessario - evidenzia - un nostro reale impegno affinché prevalga una chiara separazione tra distorsioni ideologiche e visioni pragmatiche. I nostri comparti produttivi sono connessi indissolubilmente a tematiche come l'ecologia, l'ambientalismo o la sostenibilità; per questo è necessaria una nostra visione comune realistica, pratica, concreta e positiva che deve essere affidata alla politica del fare e non subìta dalla politica ideologica". Le piccole e medie imprese - aggiunge - "debbono adeguarsi alla nuova velocità dei cambiamenti: un passaggio che non può essere etichettato come l'effetto collaterale dell'incertezza di scelte ma che va vissuto ed affrontato come una nuova visione prospettica del mercato".