Il Pil italiano aumenterà dello 0,5% nel 2024 e accelererà nel successivo triennio, a tassi intorno all'1% in media, sospinto dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni. Lo stima Bankitalia nelle proiezioni macroeconomiche, specificando che le stime sono formulate su dati corretti per l'effetto del diverso numero di giornate lavorative, a differenza di quelle elaborate dal Mef e diffuse nel Psb a settembre.
Per confrontare le stime di Bankitalia con quelle del Mef occorre quindi fare riferimento alle stime non corrette per l'effetto del diverso numero di giornate lavorative pari a +0,7% rispetto al +1,0 nel quadro del Psb.
Banca d'Italia stima "che l'inflazione rimanga contenuta, collocandosi all'1,1 per cento nella media dell'anno in corso, all'1,5 nel successivo biennio e al 2 per cento nel 2027".
Nelle previsioni macro a nell'ambito dell'esercizio coordinato dell'Eurosistema si legge che "al rialzo dell'inflazione contribuirebbero principalmente il venire meno del forte contributo negativo della componente energetica e, nel 2027, gli effetti temporanei dell'entrata in vigore della normativa Ets2".
L'inflazione di fondo "sarebbe poco superiore al 2 per cento nella media di quest'anno e scenderebbe a poco più dell'1,5 per cento nel prossimo triennio".