Ha chiuso in rialzo Piazza Affari (Ftse Mib +0,36% a 34.857 punti), confermandosi regina d'Europa in una seduta piuttosto fiacca per le altre borse. Piuttosto brillanti gli scambi, per 2,7 miliardi di euro di controvalore nel giorno del taglio di 25 punti base dei tassi della Bce.
E' salito a 114,5 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, contro i 108 punti segnati in apertura e i 106 della chiusura precedente. In crescita di 15,9 punti sopra al 3,34% il rendimento italiano e di 7,8 punti al 2,2% quello tedesco.
Sugli scudi Cucinelli (+8,04%), che nella vigilia ha alzato le stime sull'intero esercizio. Non è andata altrettanto bene a Moncler (+0,35%) e a Ferragamo (-0,88%). Occhi puntati su Bper (+4,9%), Unipol (+1,8%) ed Mps (+1,76%). Seguono Popolare Sondrio (+1,49%), Intesa (+1,28%) e Banco Bpm (+1,16%), che ha ottenuto il via libera dell'Antitrust all'acquisizione di Anima, mentre si è mossa più a rilento Unicredit (+0,64%).
Difficoltà per Prysmian (-2,52%) all'indomani dell'ispezione disposta dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (Agcm) per un presunto cartello sui prezzi dei cavi in rame a bassa tensione. In ribasso anche Snam (-1,17%), Diasorin (-1,12%) e Iveco (-1,08%), a differenza di Stellantis (+0,11%) e soprattutto Ferrari (+0,7%).
La nuova commessa nel Regno Unito ha sostenuto Saipem (+0,71%), il calo del greggio nel finale invece ha frenato Eni (-0,4%). Acquisti su Tim (+1,24%) e Amplifon (+1,1%), mentre tra i titoli a minor capitalizzazione si segnala il balzo di Bialetti (+17,14%) e lo speculare scivolone di Digital Value (-16,92%).