Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto (con decreto n. 434 del 21 dicembre 2023), ha approvato il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, definito "un passo importante per la pianificazione e l'attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro Paese", come riportato sul sito del MASE. Legambiente, nel rilevare che il PNACC è arrivato "dopo sei lunghi anni dalla prima bozza e dopo ben quattro governi", ha chiesto che "vengano subito stanziate le risorse economiche necessarie". Il Presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha osservato che "l'Italia è sempre più esposta alla crisi climatica e all'intensificarsi degli eventi meteorologici estremi che nel 2023 sono arrivati a quota 378, +22% rispetto all'anno precedente. Per questo è fondamentale che venga messa in campo una chiara e decisa strategia di prevenzione attuando al più presto le 361 azioni individuate nel Piano, tra cui le aree e vasche di esondazione e i processi di rinaturalizzazione dei bacini idrografici e dei versanti per ridare spazi ai fiumi, in modo da far sì che la nostra Penisola conviva nei prossimi anni con l'emergenza climatica evitando così di rincorrere le emergenze. Solo per i danni delle due alluvioni che nel 2023 hanno colpito Romagna e Toscana, l'Italia ha speso 11 miliardi di euro, ossia oltre un terzo della legge di bilancio 2024 appena approvata dal Parlamento. Risorse economiche che, con campagne di prevenzione e azioni di adattamento e mitigazione fatte per tempo, avrebbero potuto essere in parte risparmiate".
Giovedì 31 Ottobre 2024
Ultima oraPiano di adattamento climatico, approvato, ora servono i fondi