Il presidente de facto del Venezuela, Nicolás Maduro, si è attribuito il merito di aver "abbassato al 48% l'inflazione" nel 2024 ed ha affermato che l'economia del suo Paese "è cresciuta di oltre il 9%" l'anno scorso. Il leader chavista ha anche promesso che questa tendenza continuerà nel 2025, annunciando al contempo alcune misure per incentivare la produzione nazionale e le esportazioni.
La nazione caraibica ha registrato un'inflazione del 189,8% nel 2023, contro il 234% del 2022 ed il 686,4% del 2021, dopo quattro anni di iperinflazione, secondo i dati ufficiali, che hanno costretto ogni anno milioni di venezuelani a emigrare.
In un lungo discorso alla nazione durante una cerimonia ufficiale, Maduro ha affermato che avrebbe lavorato per costruire un nuovo modello politico che gli avrebbe consentito di "muoversi verso lo sviluppo di un nuovo Stato, per una nuova società". Ha anche reso noto che questa settimana attiverà un nuovo sistema di governo per avanzare "nella costruzione del socialismo".
I dati di Maduro sul Pil contrastano con il 4% calcolato dagli economisti privati e con il 6,2% registrato dalla Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (Cepal).