Moody's alza il rating a lungo termine di Unipol e quello sul suo debito senior non garantito da Ba1 a Baa3, assegnando alla compagnia un rating di forza finanziaria (Isfr) pari a Baa2. La promozione, accompagnata da un outlook stabile, conclude il processo di revisione iniziato a febbraio 2024 dopo l'annuncio della fusione con UnipolSai che ha trasformato Unipol da holding a una società assicurativa operativa.
Il rating di solidità finanziaria è sostenuto, afferma Moody's, "dal forte profilo di business" di Unipol, "caratterizzato dalla sua posizione di leadership nel mercato danni, da un forte controllo della distribuzione grazie alla sua rete di agenti e da un rischio di prodotto relativamente basso per via della focalizzazione sulle attività retail e di un tasso medio garantito basso nel vita". Il tutto, prosegue Moody's, accompagnato da "una buona redditività e un'ottima capitalizzazione".
A controbilanciare questi punti di forza è la "concentrazione di attività e passività in Italia", fattore "che limita la qualità degli attivi e la flessibilità finanziaria del gruppo". Nonostante ciò "Unipol ha un rating superiore al rating sovrano italiano", che riflette "la relativa resilienza del profilo creditizio a un potenziale scenario di stress sovrano". Merito della riduzione degli asset italiani a 1,8 volte il patrimonio netto, a fronte delle 4,5 volte di fine 2016.