La Borsa di Milano chiude debole, con un calo dello 0,36%, in linea con gli altri listini europei. L'incertezza sui mercati resta a causa delle decisioni della Bce sul rialzo dei tassi. A Piazza Affari Cnh scende del 2,9%, mentre le banche sono in ordine sparso dopo il parere legale della Bce sulla tassa sugli extraprofitti. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 179 punti, con il rendimento del decennale italiano al 4,44%. Tra gli istituti di credito spicca Mps, che guadagna il 2,9%, seguita da Bper (+1,6%), Banco Bpm (+0,5%) e Unicredit (+0,1%). In territorio negativo Intesa (-0,5%) e Mediolanum (-0,2%), mentre Mediobanca perde lo 0,1%, dopo che Delfin ha risposto ufficialmente con un no alle proposte di Piazzetta Cuccia sulla lista per il nuovo cda. Contrastate le utility con il prezzo del gas in rialzo. A2a sale del 1,9%, Erg dell'1,2% e Hera dello 0,6%, mentre Italgas cala dell'1,6%, Enel dell'1,2% e Snam dell'1%. Contrastata anche l'energia, con Saipem che cede l'1,1%, Tenaris lo 0,7% e Eni che sale dello 0,1%. Nel listino principale sono deboli anche Campari (-0,4%), dopo l'addio del suo amministratore delegato Bob Kunze Concewitz, e Tim (-0,2%), in vista di sviluppi sul progetto per la rete. Tra i titoli a minor capitalizzazione, Saea Getters vola del 13%, grazie al parere favorevole alla cessione delle attività per applicazioni medicali ad una società americana. Al contrario, Unieuro crolla del 9%, a causa della debolezza del mercato dell'elettronica e del taglio della raccomandazione degli analisti di Banca Akros.
Martedì 14 Gennaio 2025
Ultima oraMilano chiude debole, Mps corre, Europa in calo