Mercati azionari del Vecchio continente tutti in aumento, spinti in generale dalle ipotesi che i dazi Usa possano essere meno violenti del previsto e in qualche caso, come a Milano, dai titoli bancari su report positivi per il settore.
In Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha concluso in aumento dell'1,06% a 39.384 punti, l'Ftse All share in crescita dell'1,03% a quota 41.657. La Borsa migliore comunque è stata quella di Madrid, che ha concluso con una crescita dell'1,2%, seguita da Francoforte in aumento dell'1,1% e da Parigi positiva di un punto percentuale. Più caute Amsterdam e Londra, in rialzo reciprocamente dello 0,5% e dello 0,3%.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha concluso senza variazioni di rilievo: il differenziale ha chiuso la seduta a 109,7 punti base, sullo stesso piano dell'avvio e il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,89%. Calmo l'euro a quota 1,08 contro il dollaro. Dollaro sempre in corsa sopra i 3mila dollari all'oncia.
Nel settore dell'energia gas in ribasso sul mercato di Amsterdam, di riferimento per l'Europa: il future sul metano con consegna ad aprile ha chiuso in calo del 2,7% a 41,5 euro al Megawattora. Petrolio incerto attorni ai 69 dollari al barile.
In questo contesto, in Piazza Affari hanno corso soprattutto le banche anche su un report di JpMorgan positivo per il settore: Unicredit è stato il titolo migliore tra quelli a elevata capitalizzazione ed è salita del 3,2%, seguita da Mediolanum e Intesa (+2,2%), con Banco Bpm in crescita del 2,1%.
Tra i gruppi principali positiva anche Eni, che è cresciuta dell'1,1%. Cauta (+0,2%) Tim, mentre Pirelli ha ceduto il 2,5% a 5,75 euro alla viglia del Cda del gruppo, con la possibilità che il socio cinese Sinochem debba ridurre la sua quota.