Brutta notizia per chi ha gatti o cani in casa ed è costretto ad usare la lettiera. FiscoOggi, la webzine dell'agenzia delle Entrate, in una lunga disamina fiscale arriva infatti a questa conclusione: per la lettiera si paga l'aliquota massima, il 22%. E chi ha pagato meno deve mettersi in regola.
Potrebbe apparire questione di poco conto ma, secondo l'ultimo rapporto Censis ad esempio, l'argomento è caro a moltissimi italiani: "in quasi una casa su quattro - dice il rapporto 2024 - troviamo almeno un animale da compagnia. Il 37,3% degli italiani dichiara di accogliere nella propria casa uno o più animali domestici (+4,6% rispetto al 2023).
"In particolare, - si legge su FiscoOggi - proprio con riferimento alle lettiere, sulla base dell'orientamento della Corte di giustizia europea, la Cassazione, con l'ordinanza n. 24441/2024, ha sostenuto, tra l'altro, ai fini della classificazione doganale, che la composizione prevalentemente di amido di manioca delle lettiere non ne consentiva, di per sé, la classificazione alla v.d. 1108 1400 00 con conseguente applicazione dell'aliquota del 10%, visto che l'amido, nel caso specifico, non rilevava quale prodotto destinato all'alimentazione umana o animale. Secondo l'ordinanza le lettiere in questione rientravano tra i "prodotti vegetali non nominati né compresi altrove", con Iva al 22%, ossia soggetti ad aliquota ordinaria e non agevolata, non costituendo la merce, nonostante la sostanziosa quantità di amido, prodotto alimentare o ingrediente destinato a essere utilizzato nella preparazione di prodotti alimentari".
"In caso di operazioni non allineate con i chiarimenti, effettuate in periodi d'imposta ancora soggetti ad accertamento, - spiega FiscoOggi - i contribuenti, come prevede lo Statuto del contribuente, dovranno pagare l'imposta dovuta ma senza sanzioni e interessi".