Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Leonardo e Bf: intesa per 'smart agricolture' nel piano Mattei per l'Africa

Leonardo e Bf collaborano nel piano Mattei per l'Africa, puntando su 'smart agricolture' e sviluppo tecnologico sostenibile.

Leonardo e Bf collaborano nel piano Mattei per l'Africa, puntando su 'smart agricolture' e sviluppo tecnologico sostenibile.

Leonardo e Bf collaborano nel piano Mattei per l'Africa, puntando su 'smart agricolture' e sviluppo tecnologico sostenibile.

Il progetto 'smart agricolture' della società dell'aerospazio, difesa e sicurezza Leonardo e del gruppo agroindustriale Bf entra nel piano Mattei per l'Africa con la firma di una intesa, con la presidenza del consiglio, che rafforza la collaborazione già avviata tra le due società "per lo sviluppo agricolo e tecnologico in particolare nel continente africano". Così, evidenziano le aziende, "la volontà di collaborare nel settore agroindustriale incontra l'opportunità che emerge con la costruzione di partenariati nei Paesi individuati" dal piano Mattei dove "verranno lanciati progetti per la tutela della biodiversità e dello sviluppo sostenibile", contando anche sulle opportunità di finanziamento previste dal piano e "con il pieno coinvolgimento delle realtà locali".

L'intesa è stata sottoscritta dal presidente di Leonardo, Stefano Pontecorvo, e dall'amministratore delegato di Bf, Federico Vecchioni, con il coordinatore della struttura di missione per l'attuazione del piano Mattei è un progetto che "permette di ribadire come il piano Mattei sia di interesse nazionale, un piano dove si vuole mettere a sistema le eccellenze della nostra nazione. E' una nuova occasione per dimostrare come sia un piano concreto".

Leonardo può dare "un reale contributo" al piano Mattei, sottolinea il presidente Stefano Pontecorvo: la società "con le sue tecnologie digitali e satellitari per monitorare dallo spazio le colture, i suoli, le risorse idriche e per migliorare il rendimento dei terreni può contribuire a rispondere alle esigenze di sicurezza dei mutati scenari ambientali, caratterizzati dai cambiamenti climatici, dall'erosione del suolo e da una gestione delle risorse non efficiente. Attraverso le competenze dell'azienda nel campo della cyber security, quelle di Telespazio e di e-Geos, sviluppate nel settore della geo-informazione, unite a soluzioni tecnologiche avanzate, come l'applicazione dell'Intelligenza Artificiale, la raccolta e l'analisi di big data e il cloud l'azienda è capace di consegnare fattori abilitanti per gestire aspetti cruciali legati alla 'smart agriculture' e alla transizione climatica".

L'obiettivo di Bf, che ha un piano di investimenti da 400 milioni di euro in tre anni, "è - evidenzia l'ad, Federico Vecchioni - quello di replicare a livello globale, l'infrastruttura agroindustriale, con il controllo filiera genoma - prodotto alimentare, sviluppata da Bf in Italia su oltre 11 mila ettari di Sau (superfice agricola utilizzata) attraverso lo sviluppo di moderne model farm, BFuture Farm, un modello di farm agroindustriale innovativo, sostenibile ed inclusivo che si adatta alle esigenze di ogni paese e comunità e rappresenterà la più grande rete di gestione agricola ad alta tecnologia mai realizzata al mondo".