
Il gruppo Lego vede un aumento del 5% dell'utile netto nel 2024, con vendite in crescita del 13% in un mercato globale stagnante.
Il gruppo danese Lego, il più grande produttore di giocattoli al mondo, ha registrato un 2024 da record, con un aumento del 5% dell'utile netto a 1,8 miliardi di euro e un fatturato di quasi 10 miliardi di euro. "Abbiamo prodotti che entusiasmano molti gruppi di consumatori diversi e che hanno funzionato in tutto il mondo", ha detto all'Afp il ceo del gruppo, Niels Christiansen, evidenziando l'aumento del 13% delle vendite in un mercato globale stagnante. L'azienda, non quotata in Borsa, guarda con fiducia anche al 2025, nonostante le incertezze geopolitiche e le minacce dei dazi. Uno dei principali stabilimenti di Lego è a Monterrey in Messico, tuttavia quello delle tariffe "non è un problema che mi tiene sveglio la notte", ha detto Christiansen. "Come ogni ceo, preferisco il libero scambio", ha puntualizzato, ma al momento i dazi "non ci sono, se dovessero arrivare allora penso che troveremmo il modo di gestirli".
Il grande successo di Lego si distingue in un mercato dei giocattoli in crisi. Le vendite dirette al consumatore sono cresciute del 12% lo scorso anno, in netta controtendenza rispetto all'andamento del settore, che ha subito una contrazione dell'1%. "In un mercato che è cresciuto poco o per niente negli ultimi cinque anni, noi siamo cresciuti di circa il 12, 13, 14% ogni anno", ha osservato Christiansen. Il gruppo ha registrato una domanda più forte nelle Americhe, in Europa e in Medio Oriente che in Asia, in particolare in Cina, dove ha investito molto negli ultimi anni.