
Il ministro Adolfo Urso annuncia investimenti per potenziare la geotermia in Italia, leader UE per tecnologie geotermiche.
"Come governo intendiamo sostenere ulteriormente il settore della geotermia, che già oggi vede l'Italia al primo posto nell'Unione Europea per saldo commerciale delle tecnologie geotermiche, con un valore di 7 miliardi di euro, e al secondo posto per produzione industriale dopo la Germania, con un potenziale di crescita nella filiera geotermica stimato in quasi 38 miliardi. Le politiche future si concentreranno sulla produzione di energia elettrica attraverso il decreto Fer2 e sull'utilizzo della risorsa per i consumi termici tramite detrazioni fiscali e il conto termico per gli impianti geotermici". Lo ha detto il ministro dell'Industria e del made in Italy, Adolfo Urso, in un videomessaggio all'Italian Geothermal Forum in corso a Roma.
"L'Italia può vantare una lunga tradizione nello sviluppo dell'energia geotermica - ha proseguito il ministro -, che affonda le radici nei primi anni del XX secolo con la costruzione della centrale di Lardarello in Toscana. Questo ci ha permesso di posizionarci tra i leader mondiali in termini di capacità installata, e tra i leader europei nella produzione di tecnologie geotermiche".
Urso ha ricordato "l'inclusione della geotermia tra le tecnologie fondamentali del Net Zero Industry Act, che mira a potenziare la capacità produttiva dell'Unione Europea nelle tecnologie a zero emissioni. Lo stesso Consiglio dell'Unione Europea ha sottolineato l'importanza del sostegno alla geotermia come fonte di energia rinnovabile, locale e sostenibile per la decarbonizzazione e la riduzione della dipendenza energetica dall'estero".
"Nonostante negli ultimi anni il settore abbia subito un rallentamento - ha concluso il ministro -, mantenendo però una capacità installata pressoché invariata, il potenziale geotermico dell'Italia e la nostra specializzazione produttiva rendono essenziale investire di più nel comparto".