Martedì 14 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Inquinamento atmosferico e acustico: una minaccia per la salute nell'Ue secondo la Corte dei Conti

La Corte dei Conti europea sollecita l'Ue a intensificare gli sforzi contro inquinamento atmosferico e acustico, causa di morti premature e problemi di salute.

La Corte dei Conti europea sollecita l'Ue a intensificare gli sforzi contro inquinamento atmosferico e acustico, causa di morti premature e problemi di salute.

La Corte dei Conti europea sollecita l'Ue a intensificare gli sforzi contro inquinamento atmosferico e acustico, causa di morti premature e problemi di salute.

L'inquinamento atmosferico e acustico resta una "grave minaccia" ambientale per la salute nell'Ue, nonostante i miglioramenti complessivi nella qualità dell'aria. E' l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti europea, che sollecita Bruxelles e gli Stati membri a "intensificare gli sforzi" per rispettare norme più rigide nei prossimi anni.

Le città europee restano "troppo rumorose" e i livelli di inquinamento atmosferico "eccessivi", denunciano i revisori dei conti Ue, sottolineando che tre quarti dei cittadini europei vivono in aree urbane e sono esposti a rischi significativi: l'inquinamento atmosferico provoca ogni anno 250mila morti premature (secondo i dati dell'Agenzia europea per l'ambiente), mentre il rumore eccessivo è collegato a disturbi del sonno, ansia e problemi cardiaci, con 48mila nuovi casi e 12mila decessi annuali.

La Corte dei conti Ue evidenzia che il rumore, "l'altra faccia della medaglia dell'inquinamento", è un problema difficile da monitorare e affrontare. L'obiettivo Ue di "inquinamento acustico zero" entro il 2030 sembra irraggiungibile: nella migliore delle ipotesi, il calo sarà solo del 19%, mentre nel peggiore dei casi il numero delle persone colpite potrebbe addirittura aumentare. Un quadro preoccupante che, osservano i revisori dei conti Ue, mette in evidenza le sfide strutturali delle città europee: dalla mancanza di coordinamento alle misure inefficaci o contestate, come le zone a basse emissioni, che incontrano spesso resistenze legali e sociali.