
Confindustria ribadisce l'impegno italiano per la ricostruzione e il rilancio economico dell'Ucraina, con focus su energia e infrastrutture.
L'industria italiana conferma il proprio impegno nella ricostruzione dell'Ucraina. È fondamentale proseguire senza esitazioni nel percorso intrapreso tre anni fa, con determinazione e unità insieme ai nostri partner internazionali". La vicepresidente per l'export e l'attrazione degli investimenti di Confindustria, Barbara Cimmino, lo ha indicato intervenendo all'evento preparatorio sulla dimensione del settore privato in vista della Conferenza sulla Ripresa dell'Ucraina, che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio 2025.
"L'Italia - dice - vuole essere un attore chiave non solo nella ricostruzione, ma anche nel rilancio economico dell'Ucraina, promuovendo e integrando standard europei in settori strategici come l'energia, l'ingegneria civile e ambientale, le infrastrutture portuali, stradali e ferroviarie, l'industria delle costruzioni, la meccanizzazione agricola, la produzione manifatturiera. Le nostre competenze e tecnologie avanzate possono dare un contributo concreto a un futuro sostenibile per il Paese".
Confindustria "ha già avviato un dialogo con le associazioni imprenditoriali locali per massimizzare le opportunità di collaborazione industriale. Con i partner internazionali abbiamo formulato diverse raccomandazioni per favorire il miglioramento del clima imprenditoriale rivolgendoci ai temi legati alla sicurezza, all'amministrazione, ai finanziamenti e alle competenze, dove deve esserci un grande sostegno all'imprenditoria femminile".
Gli scambi commerciali "tra Italia e Ucraina crescono: nel 2024 l'interscambio ha raggiunto i 3,6 miliardi di euro con un aumento del 16%. Questi numeri - sottolinea ancora Barbara Cimmino - confermano quanto siano forti e strategiche le relazioni tra i nostri Paesi. Guardiamo all'Ucraina come un partner essenziale per costruire un ponte tra Europa e Asia, favorendo un futuro di crescita, stabilità e pace".