Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

In Italia 608mila Airbnb, 35% in Toscana Sicilia Lombardia

Jfc, da fenomeno maggior pressione su Firenze e Venezia

In Italia 608mila Airbnb, 35% in Toscana Sicilia Lombardia

Oltre 608mila gli alloggi disponibili sulla piattaforma Airbnb in Italia nel 2023, con un'offerta concentrata principalmente in tre regioni, che da sole quotano il 35,4%: la Toscana (il 12,9% del totale), la Sicilia (11,4%) e la Lombardia (11,1%). Al quarto posto la Puglia (8,9%) seguita da Sardegna (8,4%), Lazio (8,3%), Campania (6,8%) e Veneto (5,7%). Per quanto riguarda il tasso di occupazione il livello più elevato si registra nel Lazio con 69,3%, seguita da Veneto (62,5%) e Lombardia (60,3%). Emerge dalla ricerca Airbnb in Italia: i numeri del fenomeno di Jfc, che l'ANSA pubblica in anteprima. I 608mila alloggi Airbnb disponibili in Italia pesano in modo diverso su le varie città e territori. Per valutare il livello di sostenibilità che un territorio può sopportare, Jfc ha individuato un indice (Rhr) che rappresenta il rapporto tra il numero dei residenti e la quantità di alloggi su Airbnb. Considerando come valore massimo un indice di sostenibilità pari a 1 (a livello nazionale tale indice è pari a 1,03), la regione che ha quello più elevato è la Valle d'Aosta (4,26 ma fortemente condizionato dall'esiguità dei residenti), seguita da Sardegna (3,25), Toscana (2,14) e Liguria, con un valore pari a 2,00. Sopra il valore massimo si posizionano anche il Trentino Alto Adige, la Sicilia, la Puglia e l'Umbria. Sicuramente risulta ancora più interessante prendere in esame l'indice di sostenibilità delle singole destinazioni, al fine di comprendere quanto il "fenomeno Airbnb" incide sulle città e sui centri storici. Nessuna sorpresa per il fatto che Firenze presenti un indice elevatissimo, pari a 3,81, e Venezia la marchi stretta con 3,67. Seguono distanziate ma sempre al di sopra del valore massimo sostenibile Napoli (1,36) e Roma (1,13). Indice positivo invece a Palermo con 0,67.