Tassi più bassi sui prestiti ma nuova stretta alle condizioni del credito come commissioni o altre spese: è quanto riportano le imprese della zona euro nell'ultimo sondaggio Bce sui prestiti bancari effettuato negli ultimi due mesi del 2024.
Le imprese hanno constatato un calo dei tassi sui prestiti bancari (-4%, rispetto al +4% del trimestre precedente), mentre gli altri costi del finanziamento sono cresciuti del 22% (salivano del 30% nel trimestre scorso). Le attese sull'inflazione sono aumentate leggermente (3%, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto allo scorso sondaggio).
Inoltre, c'è stato un leggero calo della disponibilità dei prestiti bancari nell'ultimo trimestre del 2024 (-2% dal +1% del trimestre precedente), nonostante sia rimasto invariato il bisogno di credito delle aziende (mentre nel trimestre precedente era calato del 2%). Guardando al futuro, le attese sono di piccoli miglioramenti nella disponibilità dei finanziamenti nei prossimi tre mesi.
Sempre più imprese percepiscono il quadro economico come il fatto principale che danneggia la disponibilità di credito, ma sale la percentuale (da 6% a 8%) di quelle che vedono una maggiore disponibilità delle banche a prestare denaro.
Calano dal 7% al 6% le imprese che hanno aumentato il turnover, con l'11% che resta ottimista sul prossimo trimestre. E aumentano quelle che vedono un deterioramento dei loro profitti (-14%).
Il sondaggio indica anche che le aziende si aspettano un aumento dei prezzi di vendita (2,9%, dal 3%) e una moderazione dei salari (3,3% dal 3,5%).