Roma, 8 novembre 2023 – Quasi 41,5 milioni di italiani presentano la dichiarazione fiscale Irpef, ma oltre il 40% di questi dichiara un reddito sulle persone fisiche inferiore a 15.000 euro.
A sottolinearlo è Itinerari previdenziali, in una ricerca che evidenzia come nel 2022 aumentano i dichiaranti (41.497.318) e i contribuenti/versanti, cioè coloro che versano almeno un euro di Irpef, che salgono a quota 31.365.535, il valore più alto registrato dal 2008.
A ciascun contribuente corrispondono, in media, 1,427 abitanti. Cioè ogni 1.427 abitanti, 1000 versano almeno un euro di Irpef. Il 13,94% del totale dei contribuenti dichiara redditi superiori a 35.000 euro e versa il 62,52% delle imposte dei redditi sulle persone fisiche.
Da 0 fino a 7.500 euro lordi si collocano 8.832.792 soggetti, il 21,29% del totale, che pagano in media 26 euro di Irpef l'anno. I contribuenti che dichiarano redditi tra i 7.500 e i 15.000 euro lordi l'anno sono 7.819.493, cui corrispondono 11,16 milioni di cittadini (il 18,84%).
Al netto del TIR, l'Irpef media annua pagata è di 358 euro e si riduce a 251 euro nel calcolo per abitante. Nel complesso, i contribuenti delle prime due fasce di reddito, compresi i negativi, sono il 42,59% del totale e pagano solo l'1,73% dell'Irpef complessiva, insufficiente a coprire anche solo il costo della spesa sanitaria. L'analisi di Itinerari previdenziali guidata da Alberto Brambilla evidenzia come il Nord contribuisca con 100,6 miliardi, pari al 57,43% del totale, il Centro con 38,2 miliardi pari al 21,83% del totale, mentre il Sud porti in dote 36,3 miliardi, pari al 20,74% del gettito complessivo.
Se la Lombardia ha un rapporto tra contributi e prestazioni del 99,66% e il Trentino del 103,01% la copertura in Calabria è del 49,98% e in Sicilia del 61,27%. Su oltre 48 miliardi di squilibrio complessivo quasi 10,8 sono dovuti a Campania e Sicilia. In forte squilibrio al Nord sono il Piemonte con una copertura del 72,92% e la Liguria con il 64,83%.