Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Imposta straordinaria sulle banche in Spagna: la BCE avverte sui rischi per la solvibilità

Luis de Guindos, vicepresidente BCE, critica la nuova tassa sulle banche in Spagna, avvertendo sui rischi per la solvibilità e il mercato unico.

De Guindos, ascoltiamo ogni opinione ma non possiamo sbagliare

De Guindos, ascoltiamo ogni opinione ma non possiamo sbagliare

La nuova versione di un'imposta straordinaria per il settore delle banche in Spagna, che il governo punta a far entrare in vigore a partire dal 2025, "può colpire la solvibilità" degli istituti di credito e "creare problemi per la concessione dei crediti e il costo dei crediti per famiglie e aziende": è quanto affermato da Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea (Bce), in un'intervista rilasciata alla radio pubblica spagnola (Rne).

De Guindos ha così spiegato la posizione critica della BCE rispetto alla tassa spagnola (già in vigore in una prima versione dal 2023), ricordando che "non esiste possibilità di progresso economico in un Paese senza un settore bancario con solvibilità". E ha citato un fattore in più: ovvero quello del rischio di "frammentazione del mercato" a livello europeo legato al fatto che in un Paese UE, in questo caso la Spagna, ci sia un'imposta di questo tipo e in altri no, situazione che sarebbe contraria all'auspicio della BCE di tendere verso un mercato unico.

La tassa per le banche fa parte di un pacchetto fiscale che oggi passerà al vaglio definitivo del Congresso dei deputati spagnolo.