![Approvata la riforma Iva per digitalizzare le dichiarazioni e contrastare le frodi entro il 2030. Approvata la riforma Iva per digitalizzare le dichiarazioni e contrastare le frodi entro il 2030.](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MTBhMDE1OTItNDFmNS00/0/via-libera-pe-ad-aggiornamento-norme-iva-per-tempi-digitali.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Approvata la riforma Iva per digitalizzare le dichiarazioni e contrastare le frodi entro il 2030.
La plenaria del Parlamento europeo ha approvato le modifiche alle norme che gli Stati membri avevano indicato a novembre di voler apportare alla direttiva Iva. Gli eurodeputati hanno approvato le norme con 589 voti a favore, 42 contrari e 10 astensioni. Entro il 2030 le piattaforme online dovranno pagare l'Iva nella maggior parte dei casi in cui i servizi forniti tramite loro i singoli fornitori non applicano l'Iva. Questo porrà fine a una distorsione del mercato poiché si tratta in molti casi di servizi che nell'economia tradizionale sono già soggetti a Iva, come è evidente negli affitti a breve termine e nel trasporto passeggeri su strada. L'aggiornamento digitalizzerà completamente anche gli obblighi di dichiarazione Iva per le transazioni transfrontaliere entro il 2030, con le aziende che emettono fatture elettroniche per le transazioni business-to-business transfrontaliere e segnalano automaticamente i dati alla propria amministrazione fiscale. Con questo, le autorità fiscali dovrebbero essere in una posizione migliore per contrastare le frodi Iva. La riforma del pacchetto l' "Iva nell'era digitale" era stata proposta dalla Commissione nel dicembre 2022. Secondo i calcoli dell'esecutivo comunitario gli Stati membri recupereranno fino a 11 miliardi di euro di Iva persa ogni anno per i prossimi 10 anni. Le aziende risparmieranno 4,1 miliardi di euro all'anno nei prossimi 10 anni in costi di conformità e 8,7 miliardi di euro in costi di registrazione e amministrativi in ;;un periodo di dieci anni.