I dazi promessi dal presidente eletto Usa Donald Trump rischiano di innescare il "circolo vizioso" di una guerra commerciale. A lanciare l'allarme è il vice presidente della Bce Luis de Guindos intervenendo al Foro Observatorio Económico a Madrid. Guindos ha anticipato che i Paesi obiettivo dei dazi reagiranno facendo altrettanto, portando a una guerra commerciale. "Se metti un dazio del 60% sui prodotti cinesi, la Cina inizierà a guardare ad altri mercato e questo devierà i flussi commerciali verso altre giurisdizioni", una guerra commerciale che, come negli anni 30, avrebbe "un impatto molto negativo dal punto di vista della crescita economica e, anche se in misura minore, sull'inflazione". Quanto alle prossime mosse della Bce, De Guindos ha invitato a guardare, più che alle dimensioni di ciascun taglio dei tassi d'interesse da parte della Bce, alla direzioen della politica monetaria. "Se le nostre previsioni d'inflazione per il prossimo anno sono effettivamente realizzate, il percorso della politica monetaria è chiaro"; ha detto. "La questione se tagliamo di 50 o 25 punti base è molto meno importante". Il banchiere spagnolo si è soffermato sulle banche e sulla "incertezza regolamentare relativa alle tasse sul settore bancario come nel caso della Spagna e che si sono prodotte anche in altri Paesi".
Venerdì 22 Novembre 2024
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