Con una variazione dell'assetto azionario di Poste Italiane "non cambia" il ruolo di Poste nè la strada tracciata con il nuovo piano strategico al 2028. L'a.d. di Poste Italiane lo ribadisce, in audizione in Commissione comunicazioni al Senato, rispondendo a domande sul Dpcm che prevede la cessione di una quota della partecipazione pubblica nell'azionariato dell'azienda. "Ricadute? Nessuna", sottolinea Del Fante rispondendo ad una domanda in particolare sul rischio di chiusura di uffici postali o di condizionamenti nella politica per le acquisizioni. "L'elefante nella stanza è: cambia qualcosa con la vendita di altre azioni sul mercato oppure no? La privatizzazione è stata fatta nel 2015, e l'azienda è già quotata. Io risponderei così, in maniera molto diretta e chiara: assolutamente no". Ogni scelta per le strategie di Poste "dipende solo ed esclusivamente dal management dell'azienda e dalle indicazioni che il management ha dall'azionista".
Sabato 21 Dicembre 2024
Ultima oraDel Fante, 'nessuna ricaduta da riduzione quota pubblica'