Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Codacons denuncia aumenti ingiustificati dei carburanti in Italia

Aumenti dei carburanti non giustificati dalle quotazioni petrolifere, secondo Codacons. Possibili rincari speculativi.

Aumenti dei carburanti non giustificati dalle quotazioni petrolifere, secondo Codacons. Possibili rincari speculativi.

Aumenti dei carburanti non giustificati dalle quotazioni petrolifere, secondo Codacons. Possibili rincari speculativi.

Aumenti del tutto ingiustificati che non trovano spiegazione nell'andamento delle quotazioni petrolifere. Lo afferma il Codacons, commentando i rialzi dei carburanti registrati sulla rete italiana.

Rispetto a fine 2024 il petrolio registra una leggera salita, con le quotazioni del Brent cresciute del 4% rispetto ai valori di fine dicembre, e prezzi del tutto sotto controllo lontani dai record raggiunti negli anni passati. - spiega il Codacons - A fronte di tale sostanziale stabilità delle quotazioni, si registra invece un sensibile rialzo dei listini alla pompa, con un aumento di 3 centesimi al litro in pochi giorni che equivalgono ad una maggiore spesa sui rifornimenti pari a +1,5 euro a pieno, +36 euro ad automobilista su base annua.

Senza contare ovviamente gli effetti indiretti legati ai maggiori costi di trasporto per le merci che viaggiano su gomma e che rappresentano l'88% dei prodotti venduti in Italia. Aumenti dei listini alla pompa su cui invece sembra invece pesare l'extra-costo addebitato da inizio anno a rivenditori e gestori per la quota d'obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti, costo che rischia di essere interamente scaricato sui consumatori finali attraverso un incremento dei prezzi di benzina e gasolio, afferma il Codacons.

Il timore è che sugli italiani si stiano per abbattere rincari speculativi di inizio anno che interesseranno non solo i carburanti, ma anche le bollette di luce e gas, nonostante non vi siano al momento elementi concreti in grado di determinare una crescita di prezzi e tariffe. - aggiunge il Codacons - Rincari che, se non fermati per tempo, aggraveranno la spesa energetica degli italiani, influendo sulla capacità di acquisto dei cittadini e sulla propensione ai consumi.