Il comparto calzaturiero italiano ha registrato nei primi nove mesi del 2023 una crescita contenuta, con un incremento sia del fatturato (+3% secondo l'indagine a campione tra gli associati) che dell'export in valore (+3,2%). Secondo l'analisi del Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, tuttavia, si è verificato un calo dei volumi. Dopo i recuperi del biennio precedente, le paia vendute all'estero sono diminuite del -8,7% su gennaio-settembre 2022, così come sui mercati italiani (-3,1%), con l'indice Istat della produzione industriale in flessione del -7,4%. Il terzo trimestre ha pesantemente influenzato questo trend, chiudendosi con un -7,2% nelle vendite estere in valore (-12,3% in quantità) e con un -1,5% nella spesa delle famiglie italiane. Secondo Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici, "dopo una partenza molto positiva, il 2023 si è chiuso in frenata anche a causa dei forti aumenti nei costi che hanno inciso sulla marginalità delle imprese. Esaurito il rimbalzo post Covid, i ritmi di vendita hanno subìto un netto rallentamento che, innescatosi già in primavera, si è reso ancor più evidente nella terza frazione dell'anno. Un trend ampiamente previsto, non certo facilitato dall'incertezza indotta dal difficile contesto geopolitico internazionale in cui, alla guerra tra Russia e Ucraina, si è aggiunto il precipitare degli eventi in Medio Oriente, con rischio concreto di allargamento del conflitto oltre alla debolezza dell'economia in diverse importanti aree del mondo".
Sabato 9 Novembre 2024
Ultima oraCalzaturiero in frenata, 'netto rallentamento'