
Le Borse europee mostrano volatilità post-voto in Germania, con investitori attenti a possibili coalizioni e riforme.
Borse europee volatili in mattinata dopo il voto in Germania, con gli investitori che cercano di mettere a fuoco gli scenari che apre: se da un lato appare possibile la formazione di un governo a due tra i conservatori di Friedrich Merz e i socialdemocratici, dall'altro lato i partiti di estrema destra (Afd) e sinistra (Linke) potrebbero far blocco contro le riforme costituzionali.
Le Borse, dopo un andamento altalenante, provano a imboccare la strada del rialzo, sostenute anche dai future americani. Francoforte sale dello 0,9%, seguita da Madrid (+0,5%), Milano (+0,3%) e Londra (+0,2%) mentre resta negativa Parigi (-0,2%). L'euro riduce allo 0,1% il rialzo sul dollaro, con cui scambia a 1,047, mentre restano fermi i titoli di Stato, su cui non ingenerano tensioni il dato definitivo sul rialzo al 2,5% dell'inflazione nell'eurozona a gennaio e un indice Ifo stabile ma sotto le attese.
A Piazza Affari corrono Mps (+1,9%), Bper (+1,3%) e Popolare di Sondrio (+1,3%), in luce anche Diasorin (+1,9%), Pirelli (+1,7%) e Nexi (+1,5%), assieme a tutte le utility, con in testa Enel (+1,2%). Male invece Prysmian (-2,9%), Tenaris (-1,1%) e Moncler (-1%). Saipem riprende a salire dopo l'accordo con Subsea 7 (+1%) mentre Unicredit (+0,1%) sconta la ferma opposizione di Merz alla scalata a Commerzbank.