Le Borse europee si muovono in ordine sparso dopo l'avvio di Wall Street. I mercati guardano agli sviluppi della guerra commerciale dopo i dazi decisi dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Sotto i riflettori anche la stagione delle trimestrali e le prospettive per l'anno in corso. L'euro si rafforza a 1,0417 sul dollaro.
L'indice d'area stoxx 600 sale dello 0,2%. In terreno positivo Madrid (+1,2%), Londra (+0,4%) e Francoforte (+0,1%). In flessione Milano (-0,5%) e Parigi (-0,2%). I principali listini sono appesantiti dall'auto (-1,7%) e dai tecnologici (-0,4%). Poco mossa l'energia (+0,07%), con il prezzo del petrolio in calo. Il Wti scende dell'1,2% a 71,82 dollari al barile e il Brent a 75,28 dollari (-1,2%). Positive le banche (+0,2%), con le trimestrali, e le utility (+0,4%), in linea con il gas. Ad Amsterdam le quotazioni salgono del 2,4% a 53,28 euro al megawattora.
Giornata in flessione per i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra Btp e Bund scende a 108 punti, con il tasso del decennale italiano al 3,45% e quello tedesco al 2,36%. Poco mosso l'oro a 2.869 dollari l'oncia.
A Piazza Affari in luce Leonardo (+1%). Bene anche Tim (+0,8%) e Mediolanum (+0,7%). Positive Mps e Mediobanca (+0,5%), rispettivamente a 6,30 euro e 15,84 euro con l'offerta lanciata da Siena su Piazza Cuccia. Poco mosso Banco Bpm (-0,01%) alle prese con l'offerta di Unicredit (-0,52%) mentre corre Anima (+2,6% a 6,93 euro) con l'offerta della banca guidata da Giuseppe Castagna. Deboli Generali (-0,5%), Bper (-0,1%) e Intesa (-0,5%). In fondo al listino Stm (-3,8%), Campari e Ferrari (-1,8%).