Le Borse europee restano pesanti con l'avvio in rosso di Wall Street. La guerra commerciale avviata da Trump con i primi dazi diretti a Canada, Messico e Cina e la minaccia di imporre tariffe anche ai beni europei pesa sull'umore degli investitori provocando una generale avversione al rischio e una vera fuga da quei settori e aziende più esposte verso gli Usa. Francoforte lascia sul terreno l'1,79%, Parigi l'1,6% Londra l'1,4% e Milano l'1,3% dopo il tonfo dell'Asia.
Sempre di buon passo, anche se rallenta, il petrolio (+1,3% a 73,4 il Wti, +0,7% a 76,2 dollari il brent), con il greggio messicano e canadese colpito dai dazi, mentre l'oro, porto sicuro nei momenti di volatilità, è sopra i 2.800 dollari, nonostante la corsa del divisa americana che sale sull'euro con il quale scambia a 1,0253. Scendono i rendimenti dei titoli di Stato con il btp decennale al 3,49% mentre lo spread sul bund sale di due punti base a 112.
Il prezzo del gas viaggia poco sotto i 54 euro con i Ttf, sul mercato di Amsterdam, in rialzo dell'1,15 per cento.