
Le Borse europee soffrono a causa dei dazi e dei dati negativi sull'economia USA. L'euro cala, mentre il gas e l'energia crescono.
Le Borse europee proseguono deboli dopo l'avvio di Wall Street. Sui mercati tiene banco il tema dei dazi previsti per il 2 aprile, con i timori che aumentano dopo che Donald Trump ha annunciato in un'intervista che non ci saranno troppe eccezioni. Sotto i riflettori anche la serie di dati negativi sull'economia americana. Sul fronte valutario l'euro scende a 1,0778 sul dollaro.
L'indice stoxx 600 cede lo 0,5%. In flessione Francoforte e Parigi (-0,7%), Milano (-0,4%), Madrid (-0,1%). In controtendenza Londra (+0,2%), con il governo che annuncia tagli al welfare da 5,7 miliardi. I principali listini sono appesantiti dal comparto tecnologico (-1,5%), la farmaceutica (-1,4%) e le auto (-1,3%), mentre si guarda alle tariffe americane. Positive le utility (+0,5%), con il prezzo del gas che scende a 41,16 euro al megawattora. Sale anche l'energia (+1,5%), in linea con il petrolio.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund si attesta a 109 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88% e quello tedesco al 2,78%.
A Piazza Affari pesante Banco Bpm (-4,2%), dopo il parere negativo della Bce al Danish compromise per l'opa su Anima (-0,36%) che allontana anche la possibilità di un rilancio di Unicredit (-0,18%) sulla banca guidata da Giuseppe Castagna. Male anche Prysmian (-3,7%), nonostante il piano strategico con una guidance superiore alle attese del mercato. Fuori dal listino principale le azioni Mfe di tipo B guadagnano lo 0,1% mentre quelle di tipo A cedono lo 0,6%, in attesa delle mosse su Prosieben.