Piazza Affari gravita intorno alla parità a circa un'ora dalla chiusura, con l'indice Ftse Mib in minimo rialzo dello 0,05% a 33.277 punti, ma piuttosto volatile. Il paniere di riferimento appare spaccato esattamente a metà, mentre si assesta a 120,3 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 4 punti al 3,3% e quello tedesco di 2,3 punti al 2,1%. Sugli scudi Amplifon (+2%), Stm (+1,47%) ed Mps (+1,15%), seguita a distanza da banco Bpm (+0,48%), che si porta a 7,18 euro, toccando un nuovo massimo e alzando ulteriormente a quota 0,198 il rapporto di concambio con Unicredit, contro lo 0,175 previsto dall'Ops. Poco mosse Bper (+0,28%) e Intesa (+0,1%), invariata Unicredit. Pesano Tim (-2,12%), nel giorno del perfezionamento dell'accordo con Ardian, che ha acquistato il 10% della holding Daphne3 a monte di Inwit per 250 milioni. Male anche Mediobanca (-1,97%) e Moncler (-1,43%). Segno meno anche per Erg (-1,05%), Popolare Sondrio (-1,04%) e Cucinelli (-0,85%). Fiacca Eni (-0,18%), nonostante il rialzo del greggio. Lieve rialzo per Saipem (+0,16%), Stellantis (+0,13%) e Ferrari (+0,24%).
Venerdì 29 Novembre 2024
Ultima oraBorsa: Milano tiene, bene Amplifon ed Stm, giù Tim e Mediobanca